IL CRUCIVERBA
ROBERTO DESIDERATI
SCOPRENDO DON BOSCO
ORIZZONTALI
1. Il nome dell’attore Efron – 4. Località balneare della riviera del Conero – 9. Vittorio noto critico d’Arte – 14. Raganella arborea – 15. Il Flaiano del Diario degli errori – 16. Risuonano nelle valli – 17. Ancona (sigla) – 18. E inoltre – 20. Treno ad Alta Velocità (sigla) – 21. Genere cupo di romanzi e film – 22. Sono doppie nell’accetta – 23. XXX – 25. La fuga di Maometto – 27. Il patriarca che salvò la fauna del mondo – 28. Tra Paperon e Paperoni – 29. XXX – 32. Importante fiume asiatico, terzo per lunghezza – 34. … Beta amico di Topolino – 36. La Società che si occupa di giochi a premi, pronostici e concorsi – 37. XXX – 39. Panno simile al feltro – 40. La New … corrente psicologico-spirituale di fine ‘900 – 41. Le vocali nell’orto – 42. Segue din, don, … – 43. La sottile fanghiglia che si deposita dopo un’inondazione – 45. L’Iliade ne racconta gli ultimi giorni di assedio – 48. A te – 50. Un tipo di bastimento che salpa per riempire le reti.
VERTICALI
1. Le … Follies di Broadway dei primi anni del ‘900 – 2. Una difesa naturale dell’Italia – 3. Il primo di 365 – 4. Nega a Berlino – 5. Articolo indeterminativo – 6. Menta senza vocali – 7. Lo spiazzo della fattoria – 8. Il Decamerone ne raccoglieva cento – 9. Scarto, residuo – 10. Uccelli con un vistoso ciuffo erettile sulla testa – 11. La “A” della RAF – 12. Quello da seta è detto filugello – 13. Non suddivisa – 16. Ente fondato da Enrico Mattei nel ’53 – 19. Sono 24 in un giorno – 24. Carducci scrisse quelle “barbare” – 26. Armani stilista (iniz.) – 27. Precede il decimo – 30. Quello orale è a voce – 31. Una megalopoli della Nigeria – 33. La nota che può essere “di petto” – 35. Squadra, gruppo di lavoro – 36. Deposito a torre per cereali – 37. Lo è il Tirreno – 38. Conosciuti – 44. Al centro della pipa – 45. Il Terence del Cinema (iniz.) – 46. Adesso in breve – 47. Avanti Cristo – 49. Ciò che preme all’egoista.
La soluzione nel prossimo numero.
UN ERRORE GRADITO
Mamma Margherita, la madre di Giovanni Bosco, ripeté tante volte al figlio che era stato messo al mondo nel XXX, ossia il 15 agosto (del 1815), festa dell’Assunta. E per tutta la vita don Bosco, non senza un po’ di orgoglio, disse appunto di essere nato in quella data e che per lui si trattava di una coincidenza davvero gradita. In effetti, però, le cose non stavano esattamente così: infatti, andando a verificare nei registri parrocchiali la nascita è riportata il 16 agosto. Il motivo di questa incongruenza anche se all’apparenza potrebbe sembrare un banale errore di scrittura, una distrazione da una o dall’altra parte, dei genitori o del parroco, è però di tutt’altra natura. Si tratterebbe di una consuetudine in uso in quegli anni in quanto i parroci erano alquanto esigenti verso i fedeli in attesa di lieti eventi. Era richiesto che il neonato venisse battezzato al più presto, al massimo nelle ventiquattro ore successive al parto. Si sa che persino la nascita del grande Giuseppe Verdi fu dichiarata con qualche giorno di ritardo (complice anche la redazione degli atti in lingua francese, considerato che Busseto ricadeva nella giurisdizione dell’Impero napoleonico). Ma molto spesso, o perché il parto era stato travagliato o perché il clima inclemente sconsigliava di uscire, i padri tendevano a rimandare l’uscita e il sacramento e per non suscitare le ire del parroco, con relativi rimproveri, posticipavano di uno o due giorni la dichiarazione della data di nascita. Per molte persone, soprattutto le meno istruite, non contava la data esatta, un giorno in più o in meno non aveva poi tanto valore. L’importante era sopravvivere al primo anno che si portava via il venticinque per cento dei bambini, e ai quattro anni che seguivano, che si portavano via un altro venti per cento.
SOLUZIONE DEL NUMERO PRECEDENTE