IL CRUCIPUZZLE
ROBERTO DESIDERATI
SCOPRENDO DON BOSCO
Inserite nello schema le parole elencate a fianco, compatibilmente con le lunghezze e gli incroci. A gioco completato risulteranno nelle caselle gialle le parole contrassegnate dalle tre X nel testo.
Parole di 3 lettere: Nea, Non, Ora, Tic, Vic.
Parole di 4 lettere: Ogni, Fari.
Parole di 5 lettere: Avara, Conte, Foche, Sfera.
Parole di 6 lettere: Deciso, Inermi, Intere, Onesta, Ottoni, Stanza, Susine.
Parole di 7 lettere: Aretino.
Parole di 8 lettere: Annuncio, Coraggio, Nerofumo, Olistico, Orologio, Ossidati.
Parole di 9 lettere: Argentata.
Parole di 10 lettere: Amarognolo.
Parole di 11 lettere: Iconoclasta.
La soluzione nel prossimo numero.
L’IRRINUNCIABILE “AMOREVOLEZZA” DI DON BOSCO
Chiunque si avvicini alla figura di don Bosco, che sia un animatore, un educatore o un semplice fedele, non può non riconoscere in lui quelle qualità di finissimo comunicatore e di sincero e illuminato pedagogo. Non si può non definirlo XXX proprio come lo definì papa Giovanni Paolo II, papa Wojtyła, nella Lettera Iuvenum Patris scritta in occasione del Centenario della morte del santo torinese. E la pedagogia di don Bosco, il suo saper insegnare, è costituita principalmente, così dice anche il nostro attuale papa Bergoglio (nel bicentenario della nascita del Santo), di “amorevolezza” nel senso di amore manifestato e percepito nel quale si rivelano simpatia, affetto, comprensione, partecipazione alla vita dell’altro.
Per don Bosco questa amorevolezza, come si usava dire nel parlare ottocentesco, è qualcosa di fondamentale e a cui non si può rinunciare. Per contro si può dire che chi non è capace di amicizia (o appunto di amorevolezza) non può educare, non può stringere legami o, come diciamo oggi, stringere relazioni interpersonali. E, di conseguenza, non può liberare la vita di quelle persone oppresse dalle ingiustizie, dall’ignoranza, dalle condizioni di povertà assoluta.