LA LINEA D'OMBRA
ALESSANDRA MASTRODONATO
Qualcosa per cui lottare
È una regola che vale in tutto l’universo, chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso.
Contro la precarietà di un’esistenza che fiacca ogni progetto ed ipoteca il futuro.
Contro le immagini stereotipate e le convenzioni sociali che spesso ci inchiodano in ruoli in cui facciamo fatica a riconoscerci.
Contro le logiche distorte di una società che ci vuole sempre perfetti, flessibili, competitivi, anche a costo di schiacciare chi cammina di fianco a noi.
Contro la paura di non essere mai “abbastanza”, di rimanere un passo indietro agli altri o, più semplicemente, di non essere capaci di trovare il nostro posto nel mondo.
Contro un tempo che sembra sfuggirci letteralmente di mano e vissuto perennemente in affanno, senza riuscire a ritagliarci lo spazio necessario per un genuino discernimento, indispensabile per restituire senso al nostro agire e per compiere scelte davvero significative.
La quotidianità dei giovani adulti del terzo millennio è, nostro malgrado, spesso segnata da un laborioso, ininterrotto, infaticabile, a tratti sfibrante, lottare-contro. La dimensione della “lotta” – che, per molti versi, appare connaturata alla vita stessa – assorbe, in effetti, molte delle nostre energie, ci impone di essere sempre in allerta, ci costringe a confrontarci con una inesausta tensione per non soccombere ai contraccolpi dell’esistenza.
È nella lotta che ci alleniamo ad affrontare a viso aperto e con tenacia le difficoltà che inevitabilmente incontriamo sulla nostra strada, mettendo alla prova la nostra capacità di resistenza ed imparando a superare i nostri limiti. E, non di rado, le battaglie quotidiane con cui siamo chiamati a fare i conti finiscono con il modellare il nostro carattere, temprandolo, fortificandolo, talvolta persino indurendolo per meglio sopravvivere a questo continuo combattere.
Finché ci limitiamo a lottare-contro, il nostro atteggiamento di fronte alla vita rischia tuttavia di ridursi a un vano sforzo oppositivo, prigioniero di una logica astrattamente contestativa e incapace di spingere lo sguardo oltre l’orizzonte del possibile. Per dare nuovo slancio al nostro tentativo di incidere profondamente sulla realtà ed innescare un radicale processo di cambiamento, è invece necessario essere disposti a porsi in una prospettiva inedita: quella, autenticamente rivoluzionaria, del lottare-per.
Solo trovando qualcosa per cui lottare – un valore, un ideale, un diritto, un amore – possiamo infatti restituire senso alla fatica di un cammino impegnativo e costantemente in salita come quello verso l’adultità. Perché in questo semplice, ma tutt’altro che automatico, mutamento di prospettiva risiede la conquista di una nuova consapevolezza del potere costruttivo delle nostre azioni, in grado non solo di abbattere muri e smantellare ostacoli, ma ancor più di edificare ponti e seminare speranza. E, se avremo la fortuna di incrociare nel nostro percorso altri uomini e altre donne che la pensano come noi, potremo allora anche sperimentare la gioia, rinfrancante e nel contempo incoraggiante, di lottare-con.
Forse è vero,
mi sono un po’ addolcita,
la vita mi ha smussato gli angoli,
mi ha tolto qualche asperità.
Il tempo ha cucito qualche ferita
e forse tolto anche ai miei muscoli
un po’ di elasticità.
Ma non sottovalutare la mia voglia di lottare,
perché è rimasta uguale,
non sottovalutare di me niente,
sono comunque sempre una combattente!
È una regola che vale in tutto l’universo,
chi non lotta per qualcosa
ha già comunque perso,
e anche se la paura fa tremare,
non ho mai smesso di lottare…
Per tutto quello che è giusto,
per ogni cosa che ho desiderato,
per chi mi ha chiesto aiuto,
per chi mi ha veramente amato.
E anche se qualche volta ho sbagliato,
qualcuno non mi ha ringraziato mai,
so che in fondo ritorna tutto quel che dai.
Perché è una regola che vale in tutto l’universo,
chi non lotta per qualcosa
ha già comunque perso,
e anche se il mondo può far male,
non ho mai smesso di lottare…
È una regola che cambia tutto l’universo,
perché chi lotta per qualcosa
non sarà mai perso
e in questa lacrima infinita
c’è tutto il senso della vita…
(Fiorella Mannoia, Combattente, 2016)