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ASSOCIAZIONE GRANDE NORD
Maria Ausiliatrice al Polo Nord!
In cima al mondo ci sono due statue di Maria Ausiliatrice.
Quarant’anni or sono nasceva a Torino un sodalizio di amici tutti appassionati del Grande Nord, delle desertiche lande artiche, dei ghiacci dell’Oceano Glaciale Artico, degli iceberg, del sole di mezzanotte e delle aurore boreali durante le notti polari, nonché della fauna polare con il suo re indiscusso: l’orso bianco.
Quest’anno ricorre dunque il 40° anniversario di quel team che ha visto gli allora giovani torinesi compiere ben 7 spedizioni artiche, sempre con finalità di collaborazione scientifica con alcune università italiane ed estere.
Oltre a ciò in tutti questi anni vi è stata una produzione di diversi libri, di oltre 250 articoli su tutti i principali periodici, di filmati video, di conferenze, di un sito web e anche di cartoline e buste filateliche che hanno caratterizzato le varie spedizioni.
Kap Martin
Nel 1982 la prima spedizione polare di questo gruppo di biologi, medici, subacquei, alpinisti nell’arcipelago delle isole Svalbard.
Si trattava di compiere 300 km a piedi in quelle terre che nel 1926 e ’28 avevano visto l’epopea dei dirigibili “Norge” e “Italia” di U. Nobile.
Devoti di Maria Ausiliatrice alcuni componenti del gruppo si organizzarono per portare una statuetta della Madonna di don Bosco, e le suore del “Salotto” di Rivoli (to), frequentato dalla figlia di un componente della spedizione, fecero scrivere alle loro allieve una preghiera di pace da collocare accanto alla statuetta.
Così, durante la spedizione “Svalbard ’82”, gli amici torinesi posero la statuetta in un’area prospiciente il Mare Artico, al riparo sotto un grosso masso, a Kap Martin.
Facendo aderire ad una roccia la Madonnina mediante del collante speciale, le posero quindi accanto, in un astuccio di alluminio, la preghiera che avevano portato con loro ed un gagliardetto tricolore. La loro “missione” era compiuta.
Capo Teghetthoff
Dopo altre spedizioni che portarono l’Associazione Grande Nord (così si chiama questo gruppo) ancora alle Svalbard, nell’Alto Artico Canadese, in Groenlandia Est, e a cui, di volta in volta, si integravano nuovi volti, i torinesi ebbero l’opportunità di poter organizzare una spedizione nell’arcipelago più a Nord del mondo: la Terra di Francesco Giuseppe, facente parte dell’immenso Artico Russo. Era il 1994.
Il gruppo sarebbe stato la prima spedizione italiana in quelle isole dove nel 1899-1900 era giunta la spedizione del Duca degli Abruzzi con la nave “Stella Polare”, nonché il primo gruppo occidentale nel dopoguerra a raggiungere quell’arcipelago a 600 km dal Polo Nord. E questi primati durano ancora oggi. Anche in questa occasione si decise di portare una statuetta di Maria Ausiliatrice da collocare nell’arcipelago, questa volta donata dalla Redazione di Mondo Erre, periodico salesiano con cui alcuni del gruppo collaboravano da anni.
La statuetta fu collocata al riparo di una grossa roccia basaltica, nelle stesse modalità della prima volta, con accanto una targa in ottone su cui vi era la preghiera di dar la pace al mondo… dalla cima del mondo. Il luogo prescelto era stato Capo Teghetthoff, in un’area che aveva visto passare nell’800 i più grandi esploratori polari della storia.
Un’altra delle missioni del gruppo subalpino era compiuta.
Nel corso di tutte le spedizioni artiche dell’Associazione Grande Nord, com’è tipico di tutte le spedizioni polari, molti e svariati sono stati i momenti di pericolo vero che gli amici torinesi hanno corso e da cui si sono sempre salvati. Certamente lassù c’era Qualcuno che li proteggeva.