BS Aprile
2023

DON BOSCO NEL MONDO

ADOLPHE AKPOUÉ COFFI

La Pastorale ecologica nelle Antille

I Salesiani di Don Bosco sia per estensione della loro presenza sia per carisma di amore per i più giovani, hanno inserito l’Ecologia integrale nelle linee strategiche della loro pastorale in tutte le opere nel mondo.

Negli ultimi tre anni abbiamo tutti provato la fragilità del sistema Terra. Il Pianeta ci chiede aiuto con la voce dei suoi abitanti più giovani, le ragazze e i ragazzi dei movimenti in difesa dell’ambiente e di denuncia degli atti di irresponsabilità e di disconoscenza da parte delle generazioni adulte, distratte e non curanti dell’emergenza climatica e dei disastri ambientali ad essa correlati.

Papa Francesco, con l’enciclica Laudato Si’ del 2015, esprime quale dev’essere la posizione dei cristiani rispetto alla tematica dell’Ecologia integrale e ci ricorda che “noi stessi siamo terra”, non prendersi cura della nostra casa comune significa non prendersi cura di noi stessi, negare un presente di qualità e un futuro sostenibile a oltre il 10% della popolazione mondiale, a sua volta composta in maggioranza da giovani.

I Salesiani di Don Bosco sia per estensione della loro presenza sia per carisma di amore per i più giovani, in una prospettiva preventiva, hanno inserito l’Ecologia integrale nelle linee strategiche del sessennio 2020-2026 e nella loro stessa pastorale in tutte le opere nel mondo.

Il Rettor Maggiore e il suo Consiglio Generale si sono espressi in maniera esplicita riguardo all’impegno assunto dalla Congregazione nella tutela del Creato e all’accompagnamento dei giovani verso un futuro sostenibile con l’obiettivo di “tradurre l’enciclica Laudato Si’ nell’azione quotidiana di ogni salesiano e di ciascuna opera salesiana”.

Il processo che deve accompagnare il raggiungimento di questo obiettivo deve passare dalla preparazione “da parte di ogni Ispettoria di un piano per attuare una politica che elimini la povertà rispettando l’ambiente”.

L’educazione delle ragazze e dei ragazzi alla conversione ecologica e alla salvaguardia del Creato e il rispetto e la promozione di politiche ambientali nelle strutture salesiane, da atto concreto orientato alle buone pratiche, diventa un processo di cambiamento culturale e una preparazione dei giovani alla cittadinanza in un mondo che appartiene loro, qui e adesso.

Il Dicastero per la Pastorale Giovanile ha curato e rilasciato in occasione del Tempo del Creato 2022 (1° Settembre – 4 Ottobre) il Documento di Posizionamento della Congregazione rispetto all’Ecologia integrale, dal titolo “I Salesiani di Don Bosco in cammino verso un mondo sostenibile alla luce dell’Ecologia integrale”.

Un territorio ferito

In adesione a questa linea, l’Ispettoria salesiana delle Antille (ant) affinché si realizzi il progetto educativo, pastorale e politico a tutela della natura e dell’ambiente nei Paesi che la compongono, Repubblica Dominicana, Cuba e Porto Rico, ha istituito un settore specifico per la Pastorale ecologica.

Le isole che compongono le Antille, nella regione dei Caraibi, sono situate in un’area ad alta vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, siccità che genera una scarsa disponibilità di acqua, variabilità delle precipitazioni e aumento dell’intensità e della frequenza degli uragani e riduzione dei raccolti, terremoti, interruzione e fragilità degli ecosistemi.

I Paesi che compongono l’Ispettoria ant sono classificati con livelli alti e molto alti di vulnerabilità ai cambiamenti climatici. L’impatto dei recenti eventi estremi legati al clima, gli uragani Maria, Irma, Fiona e le varie tempeste tropicali evidenziano una significativa vulnerabilità e un alto livello di esposizione di alcuni ecosistemi e di molti sistemi umani alla variabilità climatica e ai rischi che essa comporta.

Le iniziative legate alla Pastorale ecologica vengono realizzate dai Gruppi Ecologici degli Oratori e dei Centri Giovanili e consistono soprattutto nell’individuazione di itinerari ecologici, nell’organizzazione di campi ambientali e nella promozione di campagne di sensibilizzazione.

Lo sviluppo di progetti green gestiti dalla Fondazione Salesiana Don Bosco, tra cui il progetto promosso dal Centro di formazione ambientale ecobosco prevede di raggiungere obiettivi misurabili, attraverso le risorse di enti pubblici e privati, che possano creare modelli replicabili di riferimento per tutti i Paesi dell’ispettoria.

L’ecobosco

Le principali funzioni della Pastorale ecologica sono molteplici e coprono ogni livello d’intervento: promuovere l’impegno e la difesa dell’ecologia integrale, affinché la chiamata all’azione della Laudato Si’ diventi parte dell’azione educativo-pastorale; partecipare alla costruzione, disseminazione e implementazione delle “Linee guida ispettoriali per l’ambiente”; rappresentare l’Ispettoria in forum e spazi, che promuovono la cura dell’ambiente; accompagnare l’attuazione delle linee guida per l’ambiente proposte dalla Chiesa, dalla Congregazione e dai patti globali e locali; promuovere e accompagnare l’attuazione di iniziative di “Green Campus” nei centri salesiani; sviluppare e attuare programmi di formazione ambientale; accompagnare le iniziative ecologiche portate avanti dai settori e dalle opere salesiane; consolidare alleanze strategiche con i principali attori pubblici e privati del settore (ministeri, università, ong, fondazioni, aziende, società civile); studiare i problemi ambientali nei Paesi appartenenti ad ant e coordinare la posizione approvata dall’Ispettore e dal suo Consiglio; amministrare e gestire l’utilizzo del Centro salesiano di formazione ambientale ecobosco, nonché sostenere i suoi programmi e le sue proposte.

Tutte queste funzioni vengono distribuite in tre aree di intervento: la Pastorale, finalizzata alla conversione ecologica e alla cura della spiritualità nella prospettiva dell’amore per il Creato; la Formazione, il cui obiettivo è sviluppare conoscenze e competenze per la leadership nella promozione del cambiamento e la Partecipazione istituzionale, che mira allo sviluppo di una Politica ambientale ispettoriale e a un Sistema di gestione ispettoriale su base ecologica strutturati e condivisi.

In particolare, i salesiani delle Antille, per il 2023 intendono concentrare le risorse per potenziare il Centro di formazione ambientale ecobosco, situato a 40 minuti da Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, in un’area intensamente alberata, di recente riconosciuta come Parco Nazionale, dove i giovani possono avere un contatto diretto con la natura e dove si realizza un impegno concreto e determinato a favore della cura dell’ambiente e della tutela delle risorse naturali del Paese.

Il Centro ecobosco accoglie alcuni ragazzi più in difficoltà che non hanno le risorse per raggiungerlo ogni giorno, i salesiani prevedono per questa finalità, di costruire entro l’anno 15 casette al cui interno poter ospitare fino a 8 ragazzi. Inoltre, obiettivo dei salesiani per l’anno è anche quello di abbattere i consumi energetici con l’installazione dei pannelli solari.

I ragazzi di ecobosco usufruiscono di una formazione diretta in ambito ambientale con un programma di 6 incontri l’anno durante i quali sviluppano un senso critico riguardo all’urgenza di dotarsi di buone pratiche e di conoscenze utili a diventare loro stessi attivatori di un cambiamento culturale nella direzione della salvaguardia della casa comune, dunque dell’umanità stessa che la abita.

INTERVISTA A PADRE WILLIAM BATISTA JÁQUEZ,

salesiano responsabile della Pastorale ecologica nell’Ispettoria delle Antille

Abbiamo incontrato padre William, responsabile e coordinatore della Pastorale ecologica dell’Ispettoria ANT e gli abbiamo chiesto di portare la sua testimonianza di un ruolo quanto mai attuale e ben inserito nel quadro di riferimento della Congregazione delineato all’indomani del Capitolo Generale 28.

Lei è incaricato della Pastorale ecologica dell’Ispettoria delle Antille. Di che cosa si tratta?

La Pastorale ecologica è concepita come un servizio della Pastorale giovanile salesiana per attuare la politica ambientale ispettoriale e per accompagnare i vari settori, i servizi e le opere nello sviluppo di una formazione ecologica integrale.

Com’è nata l’idea di una pastorale specifica per le tematiche ambientali ed ecologiche?

L’Ispettoria salesiana delle Antille, nel suo impegno a rispondere alle azioni globali contro il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e il problema ecologico integrale, seguendo le linee della Chiesa e della Congregazione che cercano di sviluppare un nuovo modo di relazionarsi con il Creato, ha istituito la Pastorale ambientale con l’obiettivo di generare un’esperienza trasversale a tutti i settori della Pastorale giovanile salesiana e, direi, dell’Ispettoria in generale, e di dare unità alle esperienze ecologiche realizzate con tanto entusiasmo negli ultimi anni.

A quali esigenze, pragmatiche e carismatiche, rispondono i salesiani con la Pastorale ecologica?

Noi salesiani rispondiamo all’urgente necessità di curare e di proteggere la nostra casa comune, seguendo gli orientamenti della Chiesa che ci vengono fondamentalmente dall’enciclica Laudato Si’ e della Congregazione, negli orientamenti ricevuti dal Capitolo Generale 28, dal Documento di Posizionamento e dalla Conferenza “Energy Forever”, organizzata dall’Economato Generale nel 2019, in cui noi Istituzioni salesiane ci siamo confrontate su energia verde, pulita e rinnovabile. Per tutte queste ragioni abbiamo attivato un processo di conversione ecologica che porta a un cambiamento di abitudini e che cerca di invertire i danni causati da un processo contrario, fin dal suo inizio. Questo percorso di conversione ci porta a rivedere il nostro rapporto con il Creatore e con tutta la creazione e a fissare obiettivi concreti che si concretizzano in un progetto di vita personale e pastorale.

Che impatto ha la formazione alla cura del Creato nella vita di tutti i giorni delle ragazze e dei ragazzi delle scuole salesiane nelle Antille?

Non si tratta solo di una formazione accademica. Cerchiamo soprattutto di formare la coscienza in modo che la conoscenza diventi testimonianza di una vita coerente con i valori e i principi su cui si basa l’ecologia integrale e per questo è fondamentale l’impegno in un progetto di vita personale che da tutte le dimensioni della persona umana aiuti i giovani a crescere. Attualmente, coloro che sono coinvolti nel Movimento ecologico salesiano stanno facendo progressi e sono riconosciuti nelle loro comunità per il loro impegno nella cura della casa comune, senza compromettere i valori fondamentali della fede cristiana che ci portano a vivere in armonia con l’intero Creato.

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