I FIORETTI DI DON BOSCO
B.F.
Due denti per la Madonna
La voce di «grazie» piccole e grandi che la Madonna concedeva per le mani di don Bosco si diffuse rapidamente durante la costruzione del Santuario di Maria Ausiliatrice, e non si fermò più.
Questa è la testimonianza sconosciuta di una di queste «grazie». È scritta da una povera portinaia, con particolari a volte ingenui.
«Povera ragazza, ero affetta da otto anni da due infezioni dentarie. Ben sette dottori, che videro lo stato già cancrenoso sulla mia faccia, dissero che non v’era più nulla da fare. Non posso descrivere quanto soffrivo! Il papà e la cara mamma, visto il caso disperato, dissero: “Non vi è più altro scampo che andar a Valdocco e vedere don Bosco”.
La mattina, appena giorno, mi condussero al Santuario di Maria Ausiliatrice. Per gli eccessivi dolori io non feci altro che gridare, non solo per la strada ma anche nel traversare la chiesa, con disturbo di quanti vi erano, i quali, forse, mi avranno creduto indemoniata. Nella prima sacrestia trovammo don Bosco che confessava. Dopo alcuni istanti si alzò, venne da me e mi disse: “Hai volontà di guarire?” Io risposi di sì. “Vuoi che preghiamo insieme la Madonna con tre Ave Maria?” Io gli risposi: “Sì, sì”. Allora trasse una reliquia che teneva sotto l’abito; poi con una mano mi fece il segno della Croce con la reliquia, tenendomi l’altra mano distesa sul capo; questo per tre volte, dicendo ad ogni volta con me l’Ave Maria. Alla terza volta mi sentii una cosa che non so dire; mi parve che mi avessero fatto un’operazione. Il fatto è che sull’istante io fui guarita perfettamente.
Dopo mi disse: “Da oggi (era il 25 luglio, non ricordo più bene l’anno) fino al l° di novembre tu dirai tre Pater, Ave, Gloria al Santissimo Sacramento e tre Salve Regina a Maria Ausiliatrice che ti guarì. Le dirò anch’io e le farò dire da altri. Tu non soffrirai mai più di questo; e… poi mi porterai due denti che ti cadranno prima della festa dei Santi”.
Io con grande gioia gli dissi di sì, ben volentieri; ed egli mi consegnò alla mamma che stava piangendo. Don Bosco la interrogò perché piangesse tanto: essa gli rispose che, non avendomi d’un tratto più sentita gridare, credeva fossi morta. Don Bosco sorridendo rispose: “No, no, non è morta. Maria Ausiliatrice l’ha subito guarita”.
Nei tre mesi durante i quali dovevo stare attenta per raccogliere e portare a don Bosco i due denti che egli mi aveva detto sarebbero caduti, una sera, caso strano, mentre camminavo sotto un viale, ove a quei tempi correvano ancora dei rigagnoli d’acqua, mi sentii un affare in bocca e, non pensando a nulla, sputai nell’acqua e subito, con mio forte dispiacere, mi accorsi che era uno dei denti. Andai a casa e raccontai lo sbaglio alla mia mamma. Ed ecco verso la fine di ottobre, un’altra sera, mangiando una minestra di riso e cavoli, mi sentii cadere il secondo dente, ma non potei trattenerlo e l’inghiottii col cibo. Il giorno dei Morti (2 novembre) tornai con mia madre a trovare don Bosco nella sua camera; gli dissi che mi erano caduti i denti, ma che non potevo darglieli per il motivo sopra narrato, ed egli ridendo di cuore (mi pare di vederlo) mi toccò la guancia dicendo: “Vedi, la Madonna li ha già presi!”».