** Coloro che ricevessero grazie o favori per intercessione dei nostri beati, venerabili e servi di Dio, sono pregati di segnalarlo a postulatore@sdb.org. ** Per la pubblicazione non si tiene conto delle lettere non firmate e senza recapito. Su richiesta si potrà omettere l'indicazione del nome.
I NOSTRI SANTI
A CURA DI PIERLUIGI CAMERONI, postulatore generale
IL SANTO DEL MESE: Il beato Stefano Sándor
In questo mese di giugno preghiamo per la Canonizzazione del Beato Stefano Sándor, salesiano coadiutore, martire, di cui sono state ritrovate e collocate le Reliquie nella Chiesa el Clarisseum a Budapest (4 giugno 2022).
Primogenito di tre fratelli, Stefano Sándor nacque a Szolnok il 24 ottobre 1914 da una famiglia profondamente religiosa. Partecipava con assidua frequenza alle attività religiose e liturgiche della parrocchia francescana del paese natio. In seguito, la sua vocazione si orientò verso i Salesiani, tra i quali fece il suo ingresso come postulante il 12 gennaio 1936. Dopo oltre due anni di preparazione, il 1° aprile 1938 fu ammesso al noviziato come fratello coadiutore. A causa dell’interruzione formativa dovuta al servizio militare, Stefano emise la prima professione triennale l’8 settembre 1940, la seconda il 16 ottobre 1943, e infine la professione perpetua il 24 luglio 1946.
Incarnò in forma esemplare lo spirito salesiano: senso del dovere, purezza, religiosità, praticità e fedeltà ai principi cristiani. Coltivando una profonda vita interiore e mantenendo nelle diverse occupazioni l’unione con Dio, praticò con tutti e ovunque il Sistema preventivo di san Giovanni Bosco. Il costante lavoro svolto in mezzo ai giovani dell’Oratorio, del Piccolo Clero e quello di “maestro di tipografia”, dimostrò che la sua autorevolezza di educatore si nutriva di una profonda fede.
L’anno della sua professione religiosa perpetua coincise anche con la definitiva presa del potere da parte del Partito Comunista Ungherese. Anche Stefano Sándor fu costretto a lasciare la casa religiosa salesiana e a trovarsi un lavoro prima in una tipografia di Szolnok e successivamente in una ditta di detersivi a Budapest. In tale periodo continuò con prudenza la sua attività educativa e catechistica tra i giovani lavoratori, in particolare dell’Associazione Nazionale dei Giovani Cattolici.
Don László Ádám, Ispettore di quel tempo, decise di mandarlo all’estero per fargli proseguire la sua vita da religioso, ma egli non si avvalse di questa opportunità, affermando che avrebbe dedicato la vita a salvare la gioventù ungherese, anche a costo del martirio. Scoperto in seguito ad intercettazione della corrispondenza, fu tratto in arresto il 28 luglio 1952. Fu sottoposto a inumani interrogatori, a feroci torture e ai tipici lavaggi del cervello. Anche in carcere mantenne ferma la sua spiritualità, pregando e recitando il rosario. Inoltre, malgrado egli sapesse di dover essere prossimo all’esecuzione della condanna a morte, con rara serenità era apportatore di consolazione per i suoi compagni. La condanna a morte fu ufficialmente sentenziata il 12 marzo 1953 e attuata, tramite impiccagione, l’8 giugno dello stesso anno. È stato beatificato a Budapest il 19 ottobre 2013.
Preghiera
Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato al beato martire Stefano,
la grazia di offrire la vita per il bene dei giovani,
affrontando con fede prove e persecuzioni,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di operare sempre al servizio della verità,
per far conoscere a tutti il vangelo della gioia.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Ringraziano
A metà novembre del 2021, il nostro amico Oronzo Blonda, di anni 57, ricoverato per una colecistite, a seguito di crisi ipertensìva, il 29 novembre in tarda mattinata veniva sottoposto a consulenza cardiologica e angioTC dalla quale emergeva un riscontro di dissezione aortica di tipo 1. La situazione, apparsa subito gravissima, richiedeva l’urgente trasferimento in ambulanza al Policlinico di Bari, dove, appena giunto, Oronzo veniva immediatamente portato in sala operatoria. Le condizioni erano davvero disperate e i medici temevano molto per la sua vita. Mentre Oronzo era in sala operatoria, il gruppo di preghiera “Amici di Padre Francesco Convertini”, che quel pomeriggio, come il giorno ventinove di ogni mese, erano riuniti in preghiera nella chiesetta di Marinelli per la recita del rosario, invocavano con grande fervore l’aiuto del venerabile Francesco Convertini, salesiano missionario in India, di cui anche Oronzo è molto devoto. Concluso il momento di preghiera, giunse la notizia che l’intervento di resezione dell’aorta con anastomosi, durato ben sei ore, era perfettamente riuscito e così, dopo il decorso post-operatorio, Oronzo è potuto tornare a casa. Anche questa volta Padre Francesco ha accolto la nostra invocazione di aiuto e per questo gli vogliamo ancora più bene.
Associazione Pro-Marinelli
“Padre Francesco Convertini”
CRONACA DELLA POSTULAZIONE
Il 9 aprile 2022, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante:
– il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Artemide Zatti, Laico Professo della Società Salesiana di San Giovanni Bosco; nato il 12 ottobre 1880 a Boretto (Italia) e morto il 15 marzo 1951 a Viedma (Argentina).
Con questo atto del Santo Padre si apre la via alla Canonizzazione del Beato Artemide Zatti. La data della Canonizzazione sarà decisa dal Sommo Pontefice nel corso di un Concistoro ordinario.
Il 10 aprile 2022 a Savona si è aperta l’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni della Serva di Dio Vera Grita, Laica, Salesiana cooperatrice (1923-1969).