I NOSTRI SANTI
A CURA DI PIERLUIGI CAMERONI, postulatore generale
IL SANTO DEL MESE Beato Zeffirino Namuncurà.
In questi mesi di luglio-agosto preghiamo per la canonizzazione del Beato Zeffirino Namuncurà.
Zeffirino Namuncurá nasce il 26 agosto 1886 a Chimpay, sulle rive del Rio Negro, in Patagonia (Argentina). Viene battezzato il 24 dicembre 1888 dal missionario salesiano don Domenico Milanesio. Il padre Manuel, ultimo grande ‘cacico’ delle tribù indios araucane, aveva dovuto arrendersi tre anni prima alle truppe della Repubblica argentina. A undici anni il padre Manuel invia Zeffirino a studiare a Buenos Aires, nel collegio salesiano Pio IX. Il clima di famiglia che si respira nel collegio salesiano lo fa innamorare di don Bosco. Cresce in lui la dimensione spirituale e incomincia a desiderare di diventare salesiano sacerdote per evangelizzare la sua gente. Sceglie Domenico Savio come modello, diventando egli stesso esemplare nella pietà, nella carità, nei doveri quotidiani, nell’esercizio ascetico. Nel 1903 monsignor Cagliero lo accetta nel gruppo degli aspiranti. A causa della scarsa salute del giovane, dovuta alla tubercolosi, il vescovo salesiano decide di condurlo in Italia per fargli proseguire gli studi e in un clima che sembra più adatto. In Italia Zeffirino incontra don Michele Rua e il papa Pio X, che lo benedice con commozione. Frequenta la scuola a Torino e in seguito nel collegio salesiano di Villa Sora, a Frascati. Ma la tubercolosi esplode con tutta la sua forza. Muore a Roma all’ospedale Fatebenefratelli all’isola Tiberina l’11 maggio 1905. Dal 1924 i suoi resti mortali riposano nella sua patria, a Fortín Mercedes, dove folle di pellegrini accorrono a venerarlo. È stato beatificato l’11 novembre 2007 a Chimpay, suo paese natale.
Preghiera
Ti ringraziamo, o Dio nostro Padre,
perché nel Beato Zeffirino hai dato ai giovani e a tutti i fedeli
un esempio luminoso di santità.
Docile alla tua chiamata,
ha cooperato fedelmente all’edificazione della tua Chiesa,
compiendo con pazienza e amore gli impegni di ogni giorno,
e perfezionandosi incessantemente nell’esercizio delle virtù.
Concedi anche a noi, di collaborare all’avvento del tuo regno
e ottienici la grazia che, per sua intercessione,
ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Ringraziano
Agli inizi di giugno 2020, le scuole, mio campo di lavoro, erano chiuse per causa covid. La mia salute è andata in crisi; ho cominciato a non star bene, non mangiavo più e dimagrivo a vista d’occhio. Qui a Kipusha (Congo) non c’è il medico, solo un infermiere che ha consigliato il mio trasferimento verso un ospedale. Il mio direttore mi ha messo in macchina per portarmi a Lubumbashi. La prima tappa, Sakania 106 km, dura più di quattro ore, a causa dello stato penoso della pista. Quando sono partito stavo appena in piedi. Era il 12 giugno (giorno della morte di don Galli). Durante il tragitto, il mio pensiero è andato a don Silvio Galli. Partivo senza sapere se sarei tornato. Gli ho detto, a don Galli: “Senti, pensaci tu. Poi farò quel che Dio vorrà”. Sta di fatto che, arrivati a Sakania, mi sono messo a tavola con un appetito che ha sorpreso tutti. Alla clinica don Bosco di Lubumbashi i medici che mi hanno esaminato non hanno trovato alcuna patologia. La gastroscopia (temevo qualcosa di serio allo stomaco, perché anni fa avevo sofferto di ulcera gastrica con ricaduta) ha trovato uno stomaco in ottimo stato… Certo non sarà un miracolo, perché mancano le prove. Ma nessuno mi leverà dalla testa che dal cielo don Galli ci ha messo un dito.
Don Antonio Perego,
missionario salesiano in Congo
Con la presente, desidero ringraziare san Domenico Savio, che mi ha accompagnato durante la mia seconda gravidanza ormai insperata, poiché prima di rimanere incinta mi era stato consigliato di sottopormi ad una operazione per l’asportazione di alcuni miomi uterini che avrebbero impedito l’instaurarsi di una gravidanza. Consigliandomi con la mia famiglia, ho preso la decisione di non sottopormi a tale operazione, ma di rimettermi alla volontà del Signore per intercessione di san Domenico Savio a cui sempre mi rivolgo per la protezione della mia prima figlia. Dopo qualche settimana, nonostante la mia patologia, sono rimasta incinta ed è andato tutto bene, i miomi non si sono mossi e non hanno ostacolato la crescita del bambino. Anche la pandemia destava in me grande preoccupazione, ciononostante mi sono sempre sentita “protetta” e durante le numerose visite di controllo in ospedale non ho mai contratto il Covid. Finalmente il 30 novembre 2020 è nato Enea, un maschietto sano e gioioso che ha portato una grande grazia per la nostra famiglia! Grazie san Domenico Savio, in te ripongo la mia certezza che continuerai a proteggere e guidare i miei figli.
Elisa Zago
Cronaca della Postulazione
Il 27 aprile 2021, è stato consegnato presso la Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano il volume della Positio super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis del Servo di Dio Antonio de Almeida Lustosa, della Società di San Francesco di Sales, Arcivescovo di Fortaleza (Brasile).
Il 30 aprile, presso la il Vicariato di Roma si è svolta l’Apertura ufficiale dell’Inchiesta diocesana di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Madre Rosetta Marchese (1922-1984), Suora Professa dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.