I NOSTRI SANTI
A CURA DI PIERLUIGI CAMERONI, postulatore generale
IL SANTO DEL MESE beato Augusto Czartoryski
In questo mese di giugno preghiamo per la Canonizzazione del beato Augusto Czartoryski, Salesiano di don Bosco.
Augusto Czartoryski nacque a Parigi il 2 agosto 1858, in esilio, dal principe polacco Ladislao e dalla principessa Maria Amparo, figlia della regina di Spagna. A sei anni perse la madre. Tra i 10 e i 17 anni studiò a Parigi e a Cracovia, ma la sua cagionevole salute dovuta alla tubercolosi lo costrinse a interrompere gli studi e a spostarsi di frequente nel Sud dell’Europa in cerca di un clima migliore.
In quegli anni la Provvidenza gli mise accanto il precettore Giuseppe Kalinowski, che lo guidò con prudenza non solo negli studi, ma soprattutto nella vita spirituale. In seguito Kalinowski divenne carmelitano. Oggi la Chiesa lo venera come santo. Nel maggio del 1883 don Bosco si trova in Francia. Viene invitato a Palazzo Lambert dove Augusto gli serve la Messa, e il santo gli dice: “È da molto che desidero fare la sua conoscenza!” Il principe rimane folgorato dall’incontro. Gli chiede con insistenza di entrare a far parte dei Salesiani, ma il Fondatore ha delle perplessità. Augusto parla col Papa Leone XIII, che invita don Bosco ad accettare il principe.
Nel luglio del 1887, dopo aver rinunciato ai beni e alla possibilità del trono, entra in noviziato contro il parere della famiglia. Ha 29 anni. Si sforza di adeguarsi agli orari e allo stile di vita, diventa il più umile dei novizi. Don Bosco gli benedice l’abito talare.
Nella casa di Valsalice, a Torino incontra il venerabile Andrea Beltrami, con il quale stringe una profondissima amicizia spirituale. Viene ordinato sacerdote a San Remo, il 2 aprile 1892, dal vescovo monsignor Tommaso Reggio, oggi beato. Don Augusto muore ad Alassio l’8 Aprile 1893, sabato nell’ottava di Pasqua: “Che bella Pasqua!” aveva detto. Sulla sua immaginetta di Prima Messa aveva scritto: “Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove. Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi” (Salmo 83). Augusto incarna la spiritualità salesiana, in particolar modo l’aspetto del sacrificio e l’offerta della propria vita e della propria sofferenza per il bene dei giovani e della Congregazione. Giovanni Paolo II l’ha beatificato il 25 aprile 2004. La sua salma è venerata a Przemysl (Polonia).
Preghiera
Signore Gesù, che da ricco ti sei fatto povero,
aiutaci ad imitare l’esempio del Beato Augusto:
fa’ che sappiamo discernere la tua volontà,
docili alle ispirazioni interiori
e alle guide spirituali che tu stesso ci doni.
Rendici umili e poveri,
capaci di lasciare tutto quello che impedisce di seguirti;
confermaci nel proposito di amare e di servire te
e i giovani con il tuo stesso amore.
Ti supplichiamo di voler glorificare questo tuo servo
e di concederci, per sua intercessione,
la grazia che ti chiediamo…
Amen.
Ringraziano
Mi chiamo don Luigi (Gigi) Guerini, sono sacerdote della Diocesi di Brescia, da un anno sono “confinato” in convalescenza per le conseguenze del COVID 19 e mi sento di dare la mia testimonianza sul Servo di Dio don Silvio Galli. Ho conosciuto don Silvio tanti anni fa, negli anni ’80 quando, giovane sacerdote a Palazzolo sull’Oglio, si facevano i ritiri mensili dei sacerdoti della zona a S. Bernardino. Don Silvio era sempre a disposizione per le confessioni e per la direzione spirituale. Ricordo di quel tempo la sua semplicità nella talare usurata. Con uno sguardo penetrante ed indagatore, con gli occhi profondi durante la confessione mi accorgevo di essere accompagnato, come se lui stesso fosse stato vicino alla mia esistenza, tanto da conoscermi nel profondo prima che mi esprimessi. Ne avevo parlato anche al mio parroco di allora, che mi aveva confermato la stessa cosa. Lui lo conosceva da tanti anni e mi comunicava la sua ammirazione per quel salesiano. Il 10 marzo 2020 inizia il mio calvario: febbre, mal di gola, tosse, mancanza di forze. Per ben 5 volte in punto di morte con blocco renale e blocco organi interni. Situazione disperata. Improvvisamente i reni cominciano a funzionare. Alcuni amici, avendo conosciuto don Galli, hanno iniziato a pregarlo di giorno e anche di notte incessantemente. Purtroppo in certi momenti anche i medici si sentivano impotenti. La mia ripresa dopo le dimissioni da Monza a fine giugno e due mesi al don Gnocchi di Rovato per riabilitazione, è costante, ma non ancora completa, soprattutto in alcuni movimenti. In una visita a Monza all’inizio di Settembre con un chek-up completo, dove ho saputo per la prima volta quel che mi era successo, il virologo dopo aver letto tutta la mia diagnosi e avermi detto che pur non avendomi mai visto mi conosceva, alla mia domanda: “Ma allora è un miracolo?” mi ha proprio risposto: “Sei un sacerdote, puoi dirlo”. Anche se la medicina ha fatto il suo corso possiamo confidare che don Galli abbia interceduto per la mia vita.
Cronaca della Postulazione
Il 12 marzo 2021 è stata consegnata presso la Congregazione delle Cause dei Santi la Positio super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis del Servo di Dio Carlo Crespi Croci, (1891-1982) Sacerdote Professo della Società di San Francesco di Sales, missionario in Ecuador.