BS Giugno
2023

IL TEMPO DELLO SPIRITO

CARMEN LAVAL

Il magico potere della benedizione

È facile rendersi conto di quanto noi, paurosi, ansiosi, insicuri esseri umani, abbiamo bisogno di una benedizione, di qualcuno che ci rassicuri e ci conforti, che ci dica: «Non aver paura, sei una bella creatura e qui tutti ti vogliono bene».

Dare una benedizione è confermare che una persona è Amata. E più ancora, dare una benedizione crea la realtà della quale la benedizione parla. In questo mondo ci sono tante reciproche ammirazioni, proprio come ci sono tante reciproche condanne. Una benedizione va oltre la distinzione tra ammirazione e condanna, tra virtù e vizi, tra buone e cattive azioni. I bambini hanno bisogno di essere benedetti dai loro genitori e i genitori hanno bisogno di essere benedetti dai loro bambini. Tutti noi abbiamo bisogno di benedirci a vicenda.

Una benedizione tocca l’originaria bontà dell’altro e lo rassicura nel suo “essere amato”.

L’ultimo gesto di Gesù: il Vangelo di Luca si conclude così: «Gesù condusse i suoi discepoli verso il villaggio di Betania. Alzò le mani sopra di loro e li benedisse. Mentre li benediceva si separò da loro e fu portato verso il cielo. I suoi discepoli lo adorarono e poi tornarono a Gerusalemme pieni di gioia». Papa Benedetto commenta: «Nella fede sappiamo che Gesù, benedicendo, tiene le sue mani stese su di noi. È questa la ragione permanente della gioia cristiana».

La gioiosa soddisfazione della benedizione può segnare la vita quotidiana.

Benedizione della tavola

La breve invocazione all’inizio di ogni pasto ricorda la bontà e la maternità di Dio che dimostra il suo amore per gli esseri umani nel buon gusto del cibo. Lo preghiamo perché alimenti la nostra salute e ci doni la forza di portare a termine i compiti della vita quotidiana. In questo modo si chiede anche a Dio di sedersi a tavola con noi e di condividere la gioia che ci tiene insieme.

E ricordare anche che Gesù si faceva presente nel gesto di «spezzare il pane».

Benedizione della casa

«Sono a casa!»: è un sentimento fortissimo della creatura umana che si sente protetta e sicura entro un baluardo che la difende da ogni pericolo. Non sono tanto i muri quanto l’amore premuroso di quelli che abitano con lei. Nella Bibbia, Dio promette a Davide: «Sarò io a costruire a te una casa!» e nel Vangelo di Luca, Gesù dice a Zaccheo: «Oggi devo fermarmi a casa tua!». Benedire la casa significa proprio chiedere a Dio di proteggerla, fondarla sull’amore e abitare in essa. La benedizione deve rendere la casa abitabile, così che ci si dimori volentieri, perché Dio stesso vi prende dimora insieme a noi.

Benedizione per chi parte

Non è un augurio semplice come «Buon viaggio!», è invocare la protezione di Dio e dei suoi angeli contro tutti i pericoli e le insidie del viaggiare. È confortante ripetere alcuni versi del salmo 121: «Il Signore veglierà su di te, proteggerà la tua vita, ti proteggerà quando parti e quando arrivi, da ora e per sempre».

Benedizione del mattino e della sera

Per molti genitori è confortante pronunciare la benedizione non soltanto sulla propria giornata, ma anche sui propri figli e nipoti. Ed è bello pensare che i propri cari non sono soli nel loro cammino ma sono protetti dalle ali degli angeli di Dio.

«Nella benedizione della sera» scrive Anselm Grün «ripresentiamo a Dio la nostra giornata. Pur con tutti i conflitti e le delusioni affidiamo la giornata a Dio, confidando nel fatto che è stata una giornata benedetta, che si risolverà in benedizione per noi e per gli altri. E nella benedizione della sera ci lasciamo cadere nelle mani benevole e affettuose di Dio. Allo stesso tempo ci rammentiamo che la notte è una metafora della morte. Non è ovvio che ci risveglieremo. Così la notte ci ammonisce di affidarci con tutto ciò che esiste alle mani misericordiose di Dio e di trovare pace in lui».

UNA BENEDIZIONE PER TE

Il Dio buono e misericordioso ti benedica. Ti avvolga della sua presenza d’amore e di guarigione. Ti sia vicino quando ti alzi e quando ti corichi. Ti sia vicino quando esci e quando entri. Ti sia vicino quando lavori. Faccia riuscire il tuo lavoro. Ti sia vicino in ogni incontro e ti apra gli occhi per il mistero che risplende verso di te in ogni volto umano. Ti custodisca in tutti i tuoi passi. Ti sorregga quando sei debole. Ti consoli quando ti senti solo. Ti rialzi quando sei caduto. Ti ricolmi del suo amore, della sua bontà e dolcezza e ti doni libertà interiore. Te lo conceda il buon Dio, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

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