I FIORETTI DI DON BOSCO
B.F.
Il “Grigio” delle suore
Dopo aver accompagnato don Bosco in Paradiso, il Grigio, non si ritirò in pensione. Continuò a proteggere i figli e le figlie di don Bosco.
Il 2 novembre 1893, due suore salesiane, tornando a piedi da Assisi al loro collegio di Cannara, furono sorprese dalla nebbia e dalla notte in mezzo ai boschi e lontano da casa. La paura le assalì.
Suor Amalia Calaon disse alla compagna: «Ah, se don Bosco ci mandasse il suo Grigio!»
«Magari!» esclamò suor Annetta Dallara con voce tremante.
Un paio di minuti dopo, dalle siepi sbucò un grosso cane che ansimava come avesse fatto un lungo viaggio e si mise a camminare placidamente in mezzo a loro. Era alto, grigio e i suoi occhi scintillavano nel buio. Quasi a incoraggiarle, il buon bestione alzò il muso e le guardò come se le conoscesse da tanto tempo. Giunte al collegio, le suore volevano dargli da mangiare, ma l’animale si voltò e non lo videro più.
Nel 1930, a Barranquilla, in Colombia, le Figlie di Maria Ausiliatrice stavano edificando la loro scuola, ma temevano i ladri.
I malfattori conoscevano bene la strada. Per quattro volte erano penetrati in casa, pur senza far danno, tranne un grande spavento. Le suore pregarono don Bosco di mandare il suo Grigio a custodirle. Ci misero tanta confidenza e, dal Paradiso, don Bosco le ascoltò… con abbondanza.
Una notte, nella portineria della casa entrarono, in perfetta fila indiana, sei cani. Erano capitanati da un grosso cane grigio. Nessuno aveva mai visto quei cani nei dintorni. Con sabauda disciplina i sei cani si appostarono agli angoli della casa, fermi come statue. Avevano l’aria minacciosa e con la sola presenza ispiravano miti consigli ai passanti.
Passata la paura, le suore li avvicinarono e li trovarono mansueti e addirittura affettuosi. Il mattino, alle sei, uscirono uno dietro l’altro com’erano entrati, e così fecero per un mese di seguito. Anche i malandrini più spavaldi giravano al largo dalla casa delle suore. I cani continuarono così la guardia, finché non ci fu più pericolo. Poi sparirono e nessuno li vide mai più.
Un altro caso capitò in Francia alla Navarre, tra il 1898 e il 1900. Si usava in quella zona, verso la fine di ottobre, andare nei paesi vicini alla questua delle castagne.
Quella volta, suor Giuseppina Crétaz e suor Verina Valenzano partirono insieme. Da un paese all’altro c’erano quasi quattro ore di cammino, sempre attraverso boschi e campi disabitati. La paura vinse le due donne.
«Qui ci possono assalire senza che nessuno se n’accorga!» E cominciarono a fare le più nere e malinconiche riflessioni, mescolandole con qualche fiduciosa preghiera. In quel momento sentirono un fruscio nel bosco. A un tratto, sbucò dagli alberi un cagnone grigio che si avvicinò scodinzolando e sciorinando tutto l’inventario delle affettuosità canine. Sembrava dicesse: «Niente paura! Ci sono qua io!». Si mise a camminare davanti alle due suore che si dicevano: «Che sia il Grigio di don Bosco?». Speravano di portarlo con loro a casa, ma appena arrivate, il cane sparì.
LA STORIA
Queste storie si trovano nell’archivio delle Figlie di Maria Ausiliatrice