La Buonanotte
B.F. Disegno di Fabrizio Zubani
Il giardino
«Una Principessa sta per venire qui», disse il Leone agli animali della giungla riuniti in assemblea, «come possiamo dimostrarle che siamo molto felici di averla con noi?».
Gli animali sospirarono. Allora l’Uccellino Marrone cinguettò timidamente: «Non potremmo fare un giardino? Le Principesse adorano i fiori». Tutti lo fissarono ammirati.
«Questa sì, che è un’idea felice», disse il Leone, «lo faremo insieme».
Venne scelto con cura un luogo molto bello, ma il Leone osservò che andava dissodato.
Dopo un po’ i semi cominciarono a crescere, ma il Leone, che si era recato a controllare i progressi del giardino, scosse la testa: «Quante erbacce! Rovineranno tutto! Chi è capace di estirparle?».
Gli animali rimasero tutti zitti.
L’Ippopotamo si giustificò: «I miei piedi sono troppo grossi, rovinerei tutto»
«Imiei aculei danneggerebbero le foglie »,si scusò il Porcospino.
«Le erbacce sono troppo pesanti per me», disse la Cavalletta.
«La mia proboscide spezzerebbe gli steli», affermò l’Elefante.
«Ho il collo troppo lungo e non posso chinarmi tanto», si lagnò la Giraffa.
«Cri-cri», fece il grillo e se la squagliò.
Tutti quei pigroni si girarono e se ne andarono. Allora l’Uccellino Marrone volò nel giardino. Con il suo minuscolo becco sradicò un’erbaccia e la gettò dietro una siepe. Le radici erano forti e spesso il becco gli doleva e dopo un po’ anche le ali gli pesavano. Ma con pazienza, un giorno dopo l’altro, l’Uccellino Marrone ripulì il giardino finché non rimase una sola erbaccia.
Il giorno dopo, la Giraffa, che era di guardia, annunciò: «Arriva la Principessa! La vedo!».
Gli animali si riunirono tutti nel giardino e si meravigliarono di trovarlo così in ordine.
«Forse le erbacce si sono seccate » disse il Leone, mentre l’Uccellino Marrone appollaiato su un albero taceva.
La Principessa sorrise: «Non ho mai visto un giardino così bello» disse «dovete aver lavorato sodo!».
«È vero, abbiamo lavorato sodo! » risprosero in coro gli animali pieni di sé sorridendo.
La Principessa sorrise. «Chi ha tolto le erbacce?», chiese.
Tutti rimasero zitti, poi: «Nessuno», disse il Leone.
In quel momento la Principessa scorse due occhietti brillanti e un sottile becco che faceva capolino tra le foglie di un albero.
«L’hai fatto tu questo lavoro, Uccellino Marrone?», e l’uccellino annuì.
«Allora tu coglierai i fiori per me, perché il tuo è stato il lavoro più duro e più lungo».