FMA
EMILIA DI MASSIMO
Il futuro oltre l’uragano
Una crisi cronica di bande, economica e politica ha portato a una catastrofe umanitaria ad Haiti, ha dichiarato l’inviata delle Nazioni Unite per il Paese. Eppure anche qui le figlie di don Bosco continuano senza paura la loro opera educativa.
“In questo periodo sto vivendo una delle esperienze più belle della mia vita. L’ehma ha riempito un vuoto che esisteva da molto tempo nella formazione professionale qualificata. Non bisogna andare lontano per vedere la differenza con gli altri: l’ambiente di lavoro, la presentazione, l’abbigliamento, il linguaggio, tutto questo contribuisce a rendere ehma un sicuro punto di riferimento. Lo stile di ehma sta iniziando a trasformarmi, perché sto studiando grazie all’insegnamento che ricevo, utile alla mia vita. Tuttavia non dobbiamo fermarci perché chi “non avanza regredisce”; continuiamo a camminare ricordando che “non c’è successo guadagnato se non è costruito sull’eccellenza”. (Jean Michel Sopponi, 22 anni)
“Ho la felice opportunità di parlare della mia scuola, l’Ecole Hôtelière Marie Auxiliatrice (ehma) senza inventare parole lusinghiere ma dipingendo fedelmente un’istituzione: spazio essenziale, arioso ed attraente che facilita l’apprendimento, costruzione antisismica che ispira fiducia. Il personale direttivo è serio e saggio, gli insegnanti molto qualificati, ci sono anche i materiali di lavoro, ciò che generalmente manca nei vari settori educativi di Haiti, mentre nella scuola salesiana non solo non se ne è privi ma si ha persino la sensazione di essere già sul posto di lavoro. In passato ho avuto tante promesse di formazione di qualità che in seguito non si sono rivelate tali, quindi ora sento una gioia grandissima facendo parte di questa bella famiglia valida professionalmente e soprattutto educativamente!”. (Barreau Tonino, 27 anni)
Ripartire dal lavoro
Siamo ad Haiti, nel 1935 le prime suore arrivarono a Port-au-Prince, su richiesta del presidente della Repubblica Stenio Vincent, per occuparsi delle ragazze più povere della capitale. Oggi l’opera comprende due scuole elementari, una scuola secondaria di primo grado, un centro giovanile, l’oratorio, molteplici gruppi della Famiglia Salesiana e la scuola alberghiera. Vogliamo soffermarci su quest’ultima ascoltando suor Monique Bellegarde, direttrice dell’opera: “La formazione professionale è stata sempre una caratteristica distintiva della prima opera delle suore ad Haiti. Lungo gli anni è migliorata adattandosi ai bisogni lavorativi dei giovani. Nel 1993 è stato aperto il Centro Giovanile, che offre una serie di attività professionali ed è frequentato ogni anno da circa 1000 giovani che vogliono imparare un mestiere per trovare lavoro. Dopo il terremoto del 2010 è stato avviato il processo di ricostruzione, sono iniziate una serie di attività finalizzate a ridare dignità ai bambini e ai giovani dei centri educativi, soprattutto mediante la formazione professionale, le attività, i progetti e la creazione di posti di lavoro. Il contributo di tanti benefattori, particolarmente di actec (Association for Cultural, Technical and Educational Cooperation) e Via Don Bosco (Education changes the world) i quali si occupano del settore lavorativo e professionale, ha permesso di istituire la scuola alberghiera ehma e il laboratorio Prosolma, rispondendo alle aspettative di migliaia di giovani che potevano finalmente ritrovare il gusto della vita e osare di credere in un futuro migliore. Il progetto è un’oasi situata tra Bel Air e Cité Soleil, dove si toccano con mano le conseguenze della crisi socio-economica e politica del paese. La formazione impartita richiede agli studenti uno sforzo intellettuale, una frequenza costante e l’impegno creativo; si rivolge ai giovani tra i 18 e i 30 anni che hanno completato la scuola secondaria”. L’obiettivo è formare i futuri tecnici della ristorazione e dell’industria alberghiera capaci di assumere con responsabilità e creatività i diversi compiti della professione, così da contribuire alla qualità della forza lavoro nel relativo settore. Gli studenti hanno la possibilità di realizzare il tirocinio sia nei più prestigiosi alberghi del paese sia fuori; i giovani più dotati, al termine del corso, hanno l’opportunità di insegnare nei centri professionali salesiani, nelle scuole alberghiere.
Scommettere sui giovani
La creazione del laboratorio di produzione permette di offrire lavoro ad alcuni giovani diplomati in cerca di occupazione, di coinvolgere gli studenti nella produzione locale, di proporre un orientamento specifico per i giovani che desiderano intraprendere una loro micro-impresa. Dopo due anni di attività il laboratorio di produzione ha fatto impiegare 5 ex studenti e vende i suoi prodotti in 7 supermercati. Un responsabile delle vendite è stato assunto per guadagnare più quote di mercato e sviluppare una strategia di marketing per assicurare la commercializzazione di 14 prodotti sviluppati. Alcuni dirigenti del paese hanno apprezzato la realizzazione del progetto e gli hanno fatto pubblicità: in pochissimo tempo la scuola è diventata un punto di riferimento per l’intero paese. Attualmente ci sono 5 scuole, molti centri professionali ma il sogno è quello di aumentare le strutture per continuare a scommettere sui giovani!