La Buonanotte
B.F. Disegno di Fabrizio Zubani
Il canarino
Nancy Hamilton era nata con una grave malattia ai piedi e alle mani. A nove anni aveva già subito numerose operazioni chirurgiche. Le erano stati amputati i piedi e due dita della mano sinistra. A Nancy ogni operazione costava sofferenze acutissime, ma il sorriso rifioriva sempre sulle sue labbra.
La sua casa era sempre piena di piccoli amici. Le piacevano i gelati, la Coca Cola, i dischi e le canzoni che accompagnava con la sua esile vocina, ridendo e battendo le mani.
La bambina crebbe sana di mente, intelligente, incantata dallo splendore della natura. Inoltre, diventava di giorno in giorno più bella, suscitando allo stesso tempo ammirazione e pietà, a causa del suo stato fisico.
Ad esempio, quando si trasferì a Santa Cruz, in un villino vicino al fiume San Lorenzo, attirò la curiosità di alcuni bambini che tornavano da scuola, mentre stava con la mamma sotto il portico dell’ingresso. «Perché hai quei piedi?», le chiese uno di essi.
Nancy rispose: «I miei piedi non vanno svelti, ma tutto il resto di me si diverte a fare amicizia e a giocare». L’indomani il bambino tornò con alcuni compagni e le portò in dono un mazzo di fiori.
La vigilia di Natale, venne portata in un grande magazzino, per scegliere i regali che voleva. Andata dal Babbo Natale del negozio, ebbe una sola richiesta: un paio di scarpette rosse.
A dodici anni dovette affrontare una nuova prova: l’amputazione della gamba sinistra. La mamma cercò di prepararla, ma ricevette una risposta sorprendente: «Bene, mi libererò di questa», disse toccandosi la gamba malata «e poi avrò una gamba di legno con una scarpa vera. Una scarpa rossa». E decise di organizzare una sorta di festa d’addio per la gamba, a cui furono invitati tutti i suoi amici.
Ciò che le piaceva di più era la gioia degli altri. Donava tutto ciò che aveva per vedere felici le persone che aveva intorno. Regalò il suo cagnolino, la sua chitarra, i suoi libri preferiti, le sue statuette di porcellana. Regalava con un gesto vivace, spontaneo, improvviso.
Un giorno Nancy pregò la mamma di portare il suo amatissimo canarino ad una donna che era molto triste per la morte di un suo uccellino.
Tornando, la mamma trovò la piccola che piangeva presso la gabbia vuota.
«Ma perché l’hai voluto dar via se gli volevi così bene?».
«Oh mamma, proprio perché gli volevo tanto bene. Così ho regalato tutto il mio amore alla vecchia signora».