I FIORETTI DI DON BOSCO
B.F.
Il bracciante di Alba
Un pover’uomo era venuto a piedi da Alba, viaggiando giorno e notte. Si confessò, fece la Comunione, poi si presentò a don Bosco per compiere una promessa. Gli raccontò che era caduto ammalato. I medici gli avevano detto che era finita, e allora aveva promesso di portare alla Madonna tutto il denaro che aveva se fosse guarito. Era guarito subito. Don Bosco guardava quell’uomo poverissimo nel vestito, che ora aveva tirato fuori di tasca un pezzo di carta e lo srotolava con attenzione. Tra la carta apparve il denaro: una lira. La porse a don Bosco con solennità dicendo:
– Ecco tutto ciò che possiedo, tutte le mie ricchezze.
– Che mestiere fate?
– Il bracciante. Vivo alla giornata.
– E come farete a tornare a casa?
– Farò come ho fatto per venire: a piedi.
– E non siete stanco?
– Un po’, perché il viaggio è abbastanza lungo.
– Siete ancora digiuno?
– Certamente, perché volevo fare la Comunione. Prima di mezzanotte, però, ho mangiato un pezzo di pane che portavo in tasca.
– E adesso, per colazione, che cosa avete?
– Niente.
– Facciamo dunque così. Oggi fermatevi con me. Vi darò da colazione e da cena. Domani, se così vi piace, ritornerete a casa vostra.
– Questa sarebbe bella! Vi porto una lira, e voi mi date da mangiare per due o tre lire!
– Sentite: voi avete fatto la vostra offerta alla Madonna. E ora don Bosco vi fa la sua offerta: un po’ di minestra e un bicchiere di vino.
– Le dico di no. Io so che don Bosco e la Madonna hanno la stessa borsa. Ecco, io riparto a piedi. Se avrò fame, chiederò l’elemosina. Se sarò stanco, mi siederò sotto un albero. Se avrò sonno, qualcuno mi lascerà dormire in un pagliaio. La mia promessa la voglio compiere sul serio. La saluto e preghi per me. E senz’altro ripartì.
LA STORIA
Questa storia è raccontata nelle Memorie Biografiche, vol. X, pp. 97-98. Tanti gesti eroici, piccoli e nascosti, hanno costruito la Basilica di Maria Ausiliatrice.