La Buonanotte
B.F. Disegno di Fabrizio Zubani
Il balsamo
Si chiamava «Bella come l’aurora», viveva serenamente in un piccolo villaggio di pescatori sulle rive del Fiume Azzurro, e fu chiesta in moglie dal più ricco dei pescatori del fiume.
I primi anni della giovane coppia furono veramente felici e spensierati. Ma tutta quella felicità infastidiva e irritava sempre di più la suocera di Liu, che era stata rapidamente spodestata dal cuore del figlio, dei famigliari e dei servi dalla bella nuora.
Così cominciò a tormentarla in ogni modo e a diffondere le più orribili dicerie sul suo conto.
Esasperata, la bella Liu decise di vendicarsi uccidendo la suocera. In preda a questa cupa decisione, si recò da uno stregone per procurarsi un filtro di morte.
Lo stregone l’ascoltò attentamente e poi le diede una fiala che conteneva un liquido rosa da mescolare ogni giorno nel tè della suocera, poi le propose, per stornare da sé ogni sospetto, di praticare ogni mattino sulle spalle, la nuca e la fronte della suocera un massaggio dolce e rilassante con il balsamo color corallo, contenuto in un altro vasetto.
«In questo modo la morte la sorprenderà lentamente nel giro di sei mesi» le disse lo stregone.
Liu, paziente e ostinata, per mesi versò regolarmente gocce di liquido rosa nel tè della suocera e praticò con la stessa pazienza il dolce massaggio ogni giorno con il balsamo color corallo.
Il massaggio quotidiano cominciò a tessere una rete nuova tra le due donne, che divennero amiche. Il loro cuore cambiò. La suocera notò quanto la nuora fosse gentile e generosa oltre che bella. Liu riscopriva ogni giorno il cuore materno della suocera.
Dopo qualche mese, Liu aveva praticamente dimenticato il motivo delle quotidiane visite, delle gocce di liquido rosa nel tè e del massaggio alla suocera: tutto questo era
diventato una tranquilla e piacevole abitudine, fatta anche di complicità, di lunghe chiacchierate e di tenerezza.
Ma un giorno, all’improvviso, fu costretta a ricordarsene.
La suocera innocentemente disse: «Stiamo così bene insieme. Che peccato che io debba morire molto prima di te…».
Liu si alzò e corse dallo stregone per avere l’antidoto al veleno della fiala. Si gettò in ginocchio e lo supplicò, spiegandogli quello che era successo
e come fosse cambiato il suo cuore.
Lo stregone sorrise: «Alzati, mia bella figliola. Il liquido che ti ho dato è soltanto acqua di petali di rosa. Il vero antidoto al veleno dell’odio che in realtà era dentro di te è stato il massaggio quotidiano con il balsamo color corallo».
Sorridendo, lo stregone aggiunse: «Se guardi una persona negli occhi, le stai vicino, parli con lei non potrai più odiarla».
Se guardi una persona mentre dorme
non potrai più odiarla.