LE GIORNATE MONDIALI
SARAH LAPORTA
I fantastici giovani di Lisbona
«Sognate qualcosa di bello e autentico per la vostra vita a partire da Dio».
La voce di chi c’era.
Con il favore di Dio ho il grande dono di vivere la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona con centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, tra cui circa 9mila ragazzi e ragazze del Movimento Giovanile Salesiano che arrivano dai 134 Paesi dei 5 continenti dove sono presenti le nostre opere. Sono convinto che tutti i giovani che si sono messi in viaggio per Lisbona sentono nel loro cuore che sta per accadere qualcosa di bello e buono nella loro vita”. Così ha dichiarato don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei salesiani, che il Papa ha creato cardinale nel concistoro del 30 settembre, alla vigilia della sua partenza per il Portogallo.
“Come salesiano vivo con forte convinzione ciò che ci diceva don Bosco» ha aggiunto ancora il Rettor Maggiore. «Ogni ragazzo, ogni ragazza, ogni giovane che viene in una casa salesiana non viene per caso, ma perché la Madonna lo porta per mano. E così accade in questa GMG, in comunione con papa Francesco, con tanti pastori della Chiesa universale e con tante donne e uomini consacrati e laici che accompagnano questa preziosa gioventù».
«Insieme andiamo ad incontrare il Signore Gesù e cercheremo di imitare Maria che “si alzò e partì senza indugio”. Vedo in tutti quelli che incontro visitando le nostre opere nel mondo un grande desiderio di sperimentare nella loro vita Dio e sua Madre. Molti di loro vogliono scoprire più chiaramente il sogno di Dio per la loro vita; altri sono alla ricerca forse del senso della vita o della fede; in tutti i casi, penso che Nostro Signore che ama profondamente i giovani, li stia aspettando a Lisbona per un incontro di vita e molti di noi adulti con loro, perché continuiamo a “dare vita”. E con sempre al centro, il Signore Gesù, il Signore della vita».
Le loro voci
La GMG di quest’anno è stata quella con più nazioni di sempre. Quanto alla lista dei Paesi con il maggior numero di iscritti, domina la Spagna, che approfittando della vicinanza geografica porta in dote oltre 77mila giovani; seguita da Italia (quasi 60mila); il Paese anfitrione al terzo posto, con oltre 43mila giovani portoghesi; e ancora Francia (42mila) e Stati Uniti (19mila). Numeri simili richiedono necessariamente anche il coinvolgimento di tanti giovani volontari: ben 25mila sono quelli che si sono registrati e che da settimane o da giorni stanno lavorando per servire altri giovani di tutto il mondo. Accanto al Vescovo di Roma sono presenti a Lisbona anche moltissime berrette viola e porpora: ben 688 sono i vescovi pellegrini alla GMG 2023, di cui 30 di essi sono cardinali – senza contare i futuri cardinali già annunciati, come il Rettor Maggiore, già da giorni in mezzo ai suoi giovani dell’MGS, che verrà creato cardinale a fine settembre. Ancora, non bisogna nemmeno dimenticare che per ricevere questa fiumana di giovani si è mobilitata una città intera.
Carlos, originario della Tanzania, partecipa per la prima volta ad una Giornata Mondiale della Gioventù e afferma a chiare lettere che per lui si tratta di un’esperienza “meravigliosa”. “Oltre ad essere la mia prima volta ad una GMG, è anche la mia prima volta in Europa, è una visita a un nuovo continente” aggiunge. Carlos ritiene inoltre che l’incontro tra persone di culture diverse e l’incontro con il Papa avranno sicuramente “un impatto sui giovani”, che non potranno restare indifferenti a tutto questo.
“Gioia” è, invece, la parola che usa Roseira, proveniente anche lei dall’Africa, ma dall’Angola, per definire questa Giornata Mondiale della Gioventù. Per quanto riguarda le sue aspettative, Roseira spera che questa GMG lasci un segno in tutti coloro che vi parteciperanno e lei stessa si sente già mossa da uno spirito missionario: “Spero che questa Giornata sia davvero incisiva per noi giovani, affinché, appena usciti da qui, possiamo testimoniare l’amore di Cristo, vissuto e condiviso con tutti i nostri fratelli e sorelle”.
Mayra, di Capo Verde, riporta che la sua partecipazione alla GMG di Lisbona è per lei un’opportunità per incontrare persone nuove e provenienti da luoghi diversi, ma anche come un modo per decidere se continuare gli studi in Portogallo.
E come Carlos, Roseira e Mayra ci sono centinaia di migliaia di giovani pellegrini che, come ha detto il Papa durante la cerimonia d’accoglienza, non sono lì per caso, ma sono stati “chiamati”, e che procedono in queste giornate di entusiasmo e allegria, saldi nella loro fede e nel cammino.
«Le tre giornate a Lisbona sono state impegnative: caldo, sole e tanta, tanta gente – racconta Andrea, – Ma la GMG è stata una bella esperienza di fede e di amicizia con i giovani della nostra Diocesi e di tutto il mondo. È stata un’occasione che ci ha fatto sperimentare che la Chiesa è una grande famiglia, che non siamo mai soli, che vale la pena mettersi in gioco per seguire Gesù e che dobbiamo testimoniare la gioia dell’incontro con Lui».
La giornalista Chiara Bonetto ha intervistato alcuni dei giovani. «Che cosa ti ha spinto a partecipare?» ha chiesto.
Matilde: «Sono partita senza aspettative, mi sono buttata in questa avventura. Avevo bisogno di un’esperienza profonda per riflettere su me stessa e sul mio percorso di fede». Esther: «Mi sono fidata dei miei genitori che mi dicevano che la GMG è davvero una bella esperienza, unica e ho deciso di venire qui. All’inizio avevo moltissimi dubbi, paura di provarci, paura di buttarmi e di affidarmi, ma alla fine ho detto: “Sai che c’è? Mi spaventa così tanto ed è talmente un’esperienza grande, forse anche più grande di me, che ci provo e vedremo!” Avevo voglia di vivere esperienze nuove, conoscere persone nuove, imparare a vivere con leggerezza e affidarmi al Signore».
Milla: «Io avevo voglia di incontrare gente, passare del tempo con dei miei coetanei e vivere la mia fede con loro, perché con i miei amici è più complicato. Poco fa con le altre ragazze stavamo parlando di come nei nostri Paesi (in Belgio e in Spagna), nelle nostre parrocchie, sono poche le persone che credono davvero ed è difficile viver la nostra fede. È difficile incontrare Gesù quando si è da soli. Mentre in questa GMG si vede e si sente forte quanto essere insieme tra giovani ci rafforza.»
«Qual è la cosa che ti ha colpito di più?» ha chiesto ancora la giornalista. Esther: «Mi ha colpito la gioia travolgente che è sempre presente, la forza che si ha quando si è tutti insieme, mi piace conoscere le persone, tutti con una storia diversa, ma tutti però allo stesso tempo qui. Vedo occhi pieni di fame di amore, di verità! Sento la voglia di imparare a fidarmi, imparare a vivere con più leggerezza senza tutte le mie paranoie, voglia di rinforzare la mia fede. Volevo smetterla di scappare dalle mie paure e schivare tutti gli ostacoli, ma affidarmi e basta. La GMG per me è un percorso sia personale sia di condivisione di pensieri, sorrisi, abbracci…».
«Che cosa mi porto a casa da questa GMG»
«Mi chiamo Yani, vengo dalla Cina, ho 22 anni. Questa è la prima GMG. Sono venuto perché voglio conoscere il mondo, incontrare nuovi amici ed essere in grado di conoscere me stesso. Che cosa ho vissuto in questi giorni? Era la prima volta che vedevo così tante persone riunirsi e mi sentivo amichevole. Anche se ero stanco ogni giorno, ero molto felice. L’impressione più profonda è quella di aver visto il Papa passarmi accanto, non più quello che vedevo in tv. Ora che la GMG è finita, torno a casa con una fede più forte. Mi porto a casa anche le piccole cose scambiate con persone di tutto il mondo e connessioni con gli amici. Anche se torno in Cina, so che non le perderò, mi piace molto la mia squadra. Grazie per questa opportunità di partecipare a GMG».
Karina (Brasile): «È la prima volta che partecipo alla GMG e ringrazio molto di questo. È impossibile non vedere e non sentire che c’è qualcosa che cambia il nostro cuore. Venire qui e tornare a casa esattamente uguali a prima è impossibile!»
L’ultima buonanotte
I giovani del Movimento Salesiano hanno avuto una giornata tutta per loro che si è conclusa con un momento emozionante: la tradizionale “Buonanotte salesiana”, offerta dalla Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, e dal Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime.
«Posso assicurarvi, cari giovani, che non rimarrete delusi da questa esperienza della GMG» ha detto don Ángel «posso assicurarvi che sentirete, quando ci saluteremo alla fine di questi giorni, e dopo ancora più intensamente, che tutto è valso la pena e che, in un certo senso, non siete più gli stessi di prima, perché porterete così tanto nella memoria del vostro cuore; posso assicurarvi che, come Maria, tutto quello che farete per vivere da giovani discepoli e missionari cristiani – a volte in ricerca e senza tutte le certezze, come vi ho già detto – vi riempirà di felicità; sono sicuro che per il resto della vostra vita ricorderete quello che avete vissuto alla GMG, e posso assicurarvi, come diceva don Bosco ai suoi ragazzi, che Gesù non vi deluderà mai, anzi».
Al termine del suo intervento, il Rettor maggiore ha ripreso le parole di don Bosco: “Voglio che siate felici già qui” e ha lanciato una sfida a tutti: “Cari ragazzi e ragazze: sognate qualcosa di bello e autentico per la vostra vita a partire da Dio, fate i passi ogni giorno per realizzarlo, e contagiate tanti altri”.
LE DIECI FRASI PIÙ SIGNIFICATIVE DI PAPA FRANCESCO ALLA GMG
Papa Francesco è stato per sei giorni in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) Lisbona 2023. Sono stati tanti i discorsi, le omelie, i saluti e le benedizioni all’”ondata di giovani” che hanno partecipato alla GMG di Lisbona 2023. Ecco dieci frasi che hanno colpito particolarmente.
1. “Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”
2. “Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti. E questo Gesù lo dice chiaramente quando manda gli apostoli a invitare al banchetto di quell’uomo che lo aveva preparato, dice: ’Andate e portate tutti, giovani e vecchi, sani e malati, giusti e peccatori: tutti, tutti, tutti’.”
3. “Non siamo stati chiamati automaticamente, siamo stati chiamati per nome. Pensiamo a questo: Gesù mi ha chiamato con il mio nome. Sono parole scritte nel cuore.”
4. “Siano giorni in cui fissare nel cuore che siamo amati così come siamo, non come vorremmo essere: come siamo adesso. Questo è il punto di partenza della GMG, ma soprattutto il punto di partenza della vita. Ragazzi e ragazze: siamo amati come siamo, senza trucco!”
5. “L’unico modo, l’unica situazione in cui è lecito guardare una persona dall’alto in basso è… ditelo voi…, forte: per aiutarla ad alzarsi.”
6. “La gioia di Maria è duplice: aveva appena ricevuto l’annuncio dell’angelo, che avrebbe accolto il Redentore, e anche la notizia che la cugina era incinta. Allora, è interessante: invece di pensare a se stessa, pensa all’altra. Perché? Perché la gioia è missionaria, la gioia non è per uno, è per portare qualcosa.”
7. “Nella vita, nulla è gratis, tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù! Quindi, con questo gratis che abbiamo – l’amore di Gesù – e con la voglia di camminare, camminiamo nella speranza, guardiamo alle nostre radici e andiamo avanti, senza paura. Non abbiate paura.”
8. “Non diventiamo luminosi quando esibiamo un’immagine perfetta, ben ordinata, ben rifinita, no; e neanche se ci sentiamo forti e vincenti, forti e vincenti, ma non luminosi. Noi diventiamo luminosi, brilliamo quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui.”
9. “Chi ama non sta con le mani in mano, chi ama serve, chi ama corre a servire, corre a impegnarsi nel servizio agli altri.”
10. “Voglio dirvi: continuate così, continuate a cavalcare le onde dell’amore, le onde della carità, siate surfisti dell’amore!”