BS Marzo
2023

IL TEMPO DELLO SPIRITO

CARMEN LAVAL

I 5 rimpianti più grandi

Bronnie Ware ha lavorato come assistente ai malati terminali. Questo lavoro l’ha portata a scrivere “I cinque rimpianti più grandi di chi sta per morire”. Il libro ha avuto un successo mondiale.

Ecco la lista dei 5 rimpianti più grandi che provano le persone in punto di morte:

Rimpianto 1: Vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei princìpi e non quella che gli altri si aspettavano da me

Viviamo in un mondo fatto di apparenze e di giudizi. Spesso viviamo le nostre vite facendo esattamente ciò che la gente si aspetta da noi o temendo il giudizio degli altri. Il problema di questo modo di vivere sta nel fatto che spesso andiamo contro i nostri princìpi e contro ciò che il nostro cuore ci dice di fare.

Questo è uno dei rimpianti più comuni in assoluto ed è uno dei rimpianti che causa più dolore perché ci si rende contro troppo tardi degli errori commessi.

Quando il tempo inizia a scarseggiare tutto assume un significato diverso. Ciò che prima reputavamo importante, diventa insignificante e ciò che davamo per scontato diventa fondamentale al punto da rimpiangerlo per non averne compreso prima l’importanza.

Rimpianto 2: Vorrei non aver lavorato così tanto

Vivere una vita felice significa trovare un equilibrio in tutte le cose: lavoro, famiglia, passioni.

Quando si dedica più tempo ad una cosa piuttosto che un’altra, ecco che l’equilibrio viene meno ed è proprio questo fatto che ci fa rimpiangere di non aver dedicato del tempo prezioso anche alla famiglia o alle nostre passioni.

Ora immaginate di non avere più la possibilità di godere della presenza di vostra/o moglie/marito/madre/padre/nonna/nonno (o le persone che amate, chiunque esse siano).

Come vi sentireste pensando al fatto che avete dedicato gran parte della vostra vita al lavoro senza aver potuto apprezzare il tempo con le persone che amate?

Rimpianto 3: Vorrei avere avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti

L’incapacità di esprimere i propri sentimenti nei confronti delle persone che amiamo è uno dei peggiori mali del nostro tempo.

Spesso si ha paura di aprirsi e di essere sinceri e questa paura è dovuta al dolore che può derivare dalla nostra onestà (anche se questo fosse provocato solo dal semplice imbarazzo).

Tutte le cose che ci avevano caratterizzato da bambini, come la sincerità, la purezza e la trasparenza, vengono perse per strada e ci ritroviamo soli e separati gli uni dagli altri.

La paura del dolore, di un rifiuto, del giudizio ci fa innalzare questi muri che ci allontanano dagli altri e che allontanano gli altri da noi. Il problema è che ci fanno perdere una fetta preziosissima della nostra vita.

Rimpianto 4: Vorrei essere rimasto in contatto con i miei amici

“La cosa che mi manca più di tutte sono le mie amicizie. Alcuni sono morti. Altri sono in situazioni come la mia. Con altri ancora ho perso i contatti. Vorrei non averlo fatto. Pensi che gli amici ci saranno sempre. Ma la vita va avanti e improvvisamente ti ritrovi senza più nessuno al mondo che ti capisca o che sappia qualcosa della tua storia.”

Ecco un altro rimpianto molto comune e non è un caso che lo sia.

Siamo animali sociali e questo nostro istinto ci porta a sviluppare costantemente relazioni sociali o comunque ci porta a desiderare un confronto con le altre persone, anche al solo fine di passare il tempo.

La solitudine è un altro grande male del nostro tempo. Un amico (vero) è probabilmente la persona che più ti può aiutare e supportare nella vita.

Un amico è l’unico che può capire come ti senti (o quantomeno avvicinarsi a capirlo) poiché è con il tuo amico che ti puoi aprire senza avere la paura di essere giudicato. È quello che fa un vero amico: ti ascolta, ti aiuta e ti supporta.

Rimpianto 5: Vorrei aver permesso a me stesso di essere più felice

“Ogni giorno è un dono adesso, sai. È sempre stato così, ma solo ora ho rallentato il ritmo abbastanza da riuscire a scorgere l’enorme bellezza che ogni giorno ci offre. Possiamo dare così tante cose per scontate.” Possiamo scegliere ogni giorno di essere felici e di agire come se lo fossimo. In realtà possiamo essere tutto quello che desideriamo se ci diamo la possibilità di esserlo.

La gratitudine, se praticata tutti i giorni e, magari, per il resto della vita, è una forza molto potente. In genere ci focalizziamo sul volere sempre di più dalla vita: più soldi, più relazioni, più cose…

Ma se questo può essere considerato un modo per spronarci ad avanzare, potrebbe, sul lungo termine, rivelarsi controproducente se non c’è una forza uguale e contraria a fare da equilibrio.

Quella forza è la gratitudine. Apprezzare ciò che già abbiamo è la cosa più importante da fare. Apprezzare ogni singolo nuovo giorno su questa terra, apprezzare il momento presente (l’unico vero momento che esiste), apprezzare le cose che abbiamo, anche quelle più piccole, come una penna o l’acqua calda, ci consente di focalizzarci sull’abbondanza che già possediamo.     

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