BS Settembre
2022

IL TEMPO DELLO SPIRITO

CARMEN LAVAL

Gratitudine L’eroico segreto della felicità

Il professor Matthew Henry stava rincasando dall’Università, quando a pochi metri da casa sua si trovò davanti una canna di pistola puntata contro gli occhi.

Dietro la pistola c’era un rapinatore con il volto coperto che gli intimò di consegnargli borsa e portafoglio. Lo fece e il rapinatore si dileguò rapidamente nell’oscurità.

Ancora spaventato dalla spiacevole esperienza, quella sera si sedette alla scrivania e scrisse questa preghiera:

«Signore, oggi sono stato derubato.

So che devo ringraziarti per molte cose.

Per prima cosa ti ringrazio

di non essere mai stato rapinato prima,

e in un mondo come questo è quasi un miracolo.

In secondo luogo voglio dirti grazie

perché mi hanno portato via solo il portafoglio

che, come sempre, conteneva solamente pochi soldi

e una vecchia borsa piena di carta.

Ti voglio ringraziare anche, Signore,

perché non c’erano con me mia moglie e mia figlia,

che si sarebbero spaventate molto

e anche per il fatto che ora non piangono per me.

Infine, Signore, voglio ringraziarti

in un modo particolare,

perché io sono stato il derubato

e non il ladro».

1. Una virtù sempre più rara

Oggi, le persone sono soprattutto “scontente”: «Non c’è niente che va bene» dicono. Come grandi bambini capricciosi si lamentano e criticano. Non ricevono abbastanza, nessuno bada a loro, gli altri beneficiano tutti di privilegi che loro non hanno. Sono insaziabili e così non riescono a godere mai di nulla.

2. Comincia dagli occhi

La gratitudine è un modo di guardare. Anselm Grün scrive: «Allora sei capace di guardare con occhio grato alla nuova aurora, sei capace di notare che ti sei alzato sano e puoi vedere sorgere il sole. Sei grato per il respiro che ti anima. Sei grato per i buoni doni della natura che puoi godere a colazione. Vivi più consapevolmente. La gratitudine allarga il tuo cuore e lo rende lieto. Non sei fissato a quanto potrebbe irritarti. Non incominci la mattina provando subito rabbia per il cattivo tempo. Non ti senti subito frustrato perché fai spandere il latte. Ci sono, in effetti, delle persone che si rendono la vita difficile perché notano solamente il negativo. Quanto più vedono il negativo, tanto più vengono confermate dalla loro esperienza».

3. Un sentimento bellissimo

Un salmo lo esprime così: «Sei tu, Signore che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo» (Salmo 139). Il poeta inglese William Blake sostiene addirittura che la gratitudine è il paradiso. È un altro modo di pensare: consiste nel riconoscere il valore di ciò che la vita offre. Chi riconosce il valore di ciò che ha, si sente ricco e fortunato. Chi non lo riconosce, si sente povero e infelice. E brontolone.

4. Sa perdonare la vita

È uno dei segreti della gentilezza e quindi della felicità. Il più difficile: possiamo perdonare che i nostri sogni non si avverino? I vicini di casa maleducati? I nostri mali fisici? I problemi delle persone care? I mali e le cattiverie del mondo? La gratitudine è una virtù eroica ed è la vera radice della speranza e della forza della vita.

C’era una volta una famiglia serena e tranquilla che viveva in una piccola casa di periferia. Una sera i membri della famiglia erano seduti a cena, quando udirono bussare alla porta. Il padre andò alla porta e l’aprì.

C’era un vecchio in abiti laceri, con i pantaloni strappati e senza bottoni. Portava un cesto pieno di verdura. Chiese alla famiglia se volevano acquistare un po’ di verdura. Loro lo fecero subito, perché volevano che se ne andasse.

Con il tempo, il vecchio e la famiglia fecero amicizia. L’uomo portava la verdura per la famiglia ogni settimana. Scoprirono che soffriva di cataratta e che era quasi cieco. Ma era così gentile che impararono ad aspettare con ansia le sue visite e ad apprezzare la sua compagnia.

Un giorno, mentre consegnava la verdura, il vecchio disse: «Ieri ho ricevuto un grande regalo! Ho trovato fuori della mia casa un cesto di vestiti che qualcuno ha lasciato per me».

Tutti quanti, sapendo quanto lui avesse bisogno di vestiti, dissero: «Meraviglioso!».

E il vecchio cieco disse: «Ma la cosa più meravigliosa è che ho trovato una famiglia che aveva davvero bisogno di quei vestiti».

La gioia di donare è più forte della vita. È veramente povero solo chi non la prova mai.    

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