FMA
EMILIA DI MASSIMO
Fuori dagli stereotipi Ziano Val di Fiemme
«Il significato del nostro essere qui è vivere il carisma salesiano in rete con le parrocchie, soprattutto la missione educativa».
Esperienze che lasciano il segno
“Ho conosciuto il carisma salesiano alla fine degli anni ’80 incontrando una ragazza che qualche anno dopo sarebbe diventata mia moglie. Inserita nelle attività parrocchiali, cresciuta con le suore, mi parlava delle domeniche trascorse all’oratorio, dei campi scuola estivi, delle attività con svariati gruppi giovanili. Un entusiasmo un po’ eccessivo che mi ha fatto decidere di stare ad osservare le Salesiane: erano simpatiche, piene di vita, allegre, attive, non rispondevano ai luoghi comuni che avevo, soprattutto per il loro singolare stile relazionale. In seguito una suora mi chiese di entrare nel gruppo dei lettori per un breve tempo; sono trascorsi 20 anni da quel giorno: oggi con la mia famiglia siamo pienamente coinvolti nell’animazione” (Stefano).
“Ho frequentato le Salesiane fin dalla scuola materna. L’oratorio domenicale era un appuntamento imperdibile: divertimento, educazione, luogo di amicizia e di preghiera. Attualmente, da adulta, sentendomi parte della grande Famiglia Salesiana, aiuto nella catechesi ed in oratorio, partecipo al coro parrocchiale, cerco di essere vicina a chi ha bisogno” (Adele).
“Da bambino l’appuntamento fisso era la domenica pomeriggio all’oratorio: punto di ritrovo per gli amici, per le famiglie: giochi, merende e tante risate. Con l’avvicinarsi dell’estate aspettavo trepidante l’inizio del Grest: divertimento e formazione, ogni anno un’esperienza straordinaria. Da animato sono diventato animatore per ben 10 anni tessendo amicizie che continuano ad essere parte fondamentale della mia vita. Ciò che sono oggi lo devo molto alle esperienze vissute in oratorio: una palestra di vita che favorisce la crescita integralmente. Continuo ad essere parte attiva delle iniziative parrocchiali perché credo che dare sia più bello che ricevere” (Nicholas).
Un nuovo modo di essere presenti
Siamo nelle Dolomiti, a Ziano Val di Fiemme, dove la comunità educante cerca di realizzare opportunità che aprano orizzonti di futuro soprattutto ai giovani. Suor Roberta ci dice che “Dopo aver celebrato il 90° della nostra presenza nel territorio, nel 2017, non essendo più presenti nell’attività della Scuola dell’Infanzia, siamo state invitate dalla responsabile, in accordo con il vescovo Tisi, ad escogitare un nuovo modo di essere presenti nella parrocchia e nel territorio, nella pastorale catechistica e giovanile”. Tra gli esiti della creatività abbiamo il Gruppo giovani, ci spiega Nicholas, “è amicizia, condivisione, riflessione e preghiera per i ragazzi dai 14 anni in su. Il gruppo vuole essere un punto di aggregazione, uno spazio dove ciascuno può esprimere liberamente le proprie idee e condividere le doti che possiede. L’appuntamento del gruppo è settimanale, le attività proposte sono molteplici: dai cineforum alle testimonianze, dalle serate allo svago. Fiducia, diversità, social, amicizia, sono solo alcune delle tematiche trattate durante le nostre serate, vengono affrontate perché i ragazzi sviluppino un pensiero personale e condivisibile mediante il confronto: è l’opportunità di ascoltare, di mettere in discussione le proprie opinioni arricchendole con quelle altrui. Il Gruppo giovani è parte attiva anche della vita comunitaria di Ziano: organizza e prepara le veglie comunitarie sia a Natale sia a Pasqua, in occasione delle feste natalizie aiuta l’Ospitalità Tridentina rivolta agli anziani e ammalati”.
The con Dio
“Mentre stavamo cercando di formarci per proporre in modo più significativo la Buona Notizia ai ragazzi, sentivamo una certa inquietudine che in seguito si è trasformata nel desiderio forte di avvicinare i genitori perché con i propri figli riscoprissero la Parola”, aggiunge suor Maria Cristina, precisando che così è nata l’iniziativa The con Dio: un momento di avvicinamento al Vangelo da parte dei bambini con i loro genitori che hanno l’opportunità di avvicinare la figura di Gesù fuori dagli stereotipi, di incontrarlo personalmente da adulti, arricchiti dell’esperienza personale e di coppia, trasformando il proprio cuore e la propria esistenza.
L’associazione Noi, ci dice suor Bianca, “è nata da poco e garantisce l’animazione nelle attività parrocchiali, crea una rete di fraternità e pone una particolare attenzione alle problematiche giovanili. Durante l’anno l’associazione si interessa anche dell’attività oratoriana ed in estate organizza il Grest coinvolgendo sia i giovani animatori sia gli adulti”, sottolineando l’importante presenza dei Salesiani cooperatori, delle exallieve/i.
In vista del futuro, propone suor Roberta, “ci sembra necessario rileggere il senso della nostra presenza sul territorio come Famiglia Salesiana. La scelta di essere carismaticamente insieme, a servizio della Chiesa locale, è il percorso che permetterà alle nuove generazioni di scegliere di essere cristiani felici secondo il cuore di don Bosco e di Madre Mazzarello, tuttavia il significato del nostro essere qui è vivere il carisma salesiano in rete con le parrocchie, soprattutto la missione educativa”.