FMA
Emilia Di Massimo
Donne della prima ora
Rio Gallegos in Argentina era davvero alla fine del mondo: una manciata di immigrati e avventurieri, ma all’inizio del XX secolo, con enorme coraggio e altrettanta fede, arrivarono due suore salesiane.
Anno 1901. Marzo. “Il 10 di questo mese sono arrivate in questo porto due suore: suor Bragutti Teresa, che è venuta come direttrice della nuova casa, e suor Margarita Avataneo, entrambe della Missione di Candelaria (Terra del Fuoco). Erano accompagnate da don Albera, rappresentante del Rettor Maggiore dei Salesiani in America e dall’Ispettrice Suor Angela Vallese”.
Rio Gallegos non è neanche una città. Solo una manciata di immigrati e avventurieri, con una maggioranza notoriamente maschile, desiderosa di fare soldi con ogni mezzo necessario, anche se a costo di grandi sacrifici. Il clima era duro e anche la vita, soprattutto per loro, le poche donne.
Fu allora che le Figlie di Maria Ausiliatrice, che avevano fondato una casa a Punta Arenas, in Cile, poco più di un decennio prima, sentirono la sfida. L’educazione delle ragazze e delle giovani donne si presentava così come una sfida e anche come un sogno. Ci sono voluti fede, fiducia in Dio e molto coraggio pionieristico. Nel marzo 1901 aprirono le porte dell’oratorio e poi una scuola.
Quando tutto era ancora da fare, le aspettative riposte su coloro che hanno fatto il grande passo si sono moltiplicate rapidamente. La prima direttrice, suor Teresa Bragutti, scrisse alla sua superiora generale: “L’intenzione del vescovo è che questa casa serva per gli esterni, gli oratoriani, gli allievi e i bambini, e con il tempo, se il governo aiuta, un orfanotrofio completamente separato dagli allievi, e un ospedale, che il governatore ci ha offerto qualche tempo fa”. Le prime sorelle, imperterrite, si misero al lavoro.
La cronaca è un semplice resoconto, con poche note su ciò che accade, ciò che è nuovo, ciò che sorprende e anche ciò che è routine. Accanto alle ragazze e alle loro famiglie, la cronaca comprende figure importanti del governo provinciale e dei vicini di casa, ispettori scolastici nazionali e persone in difficoltà con la legge, negozianti e soldati, suore salesiane e padri in visita o di passaggio nel loro viaggio verso altri luoghi. Attraverso la Cronaca partecipiamo ai festival scolastici e alle celebrazioni del centenario del paese, ai litigi di strada e alle epidemie. A volte siamo sorpresi da lacune di diversi giorni e a volte da dettagli curiosi. E nel frattempo, l’orizzonte si allarga e la vita della scuola diventa un tutt’uno con quella di tante persone.
La seconda voce della Cronaca della Casa riflette l’arrivo della comunità in città da Río Grande, Terra del Fuoco. Coincide con la presenza di don Pablo Álbera, futuro Rettor Maggiore dei Salesiani.
Anno 1904. Luglio.
“Abbiamo un tempo molto brutto: è caduta molta neve in questi giorni, per questo molti animali stanno morendo nei ranch. C’è carenza di carne in città e anche noi stiamo cercando di trovare un modo per averne un po’”.
Il clima ostile e la difficoltà di ottenere rifornimenti, dovuta alla lontananza e all’isolamento, si riflettono in queste righe durante la parte più dura dell’inverno del 1904.
Scuola María Auxiliadora oggi
Oggi, la scuola María Auxiliadora di Río Gallegos è diventata un grande edificio accanto alla Casa Storica del 1901, che è ancora una radice vitale. Situato nel centro storico della città, apre le sue porte ogni giorno a circa 560 studenti, ragazze – come dall’inizio – e ragazzi, dal 2004.
Ci sono tre livelli: la scuola materna, con aule per i bambini di 4 e 5 anni; il livello primario, con i suoi sette gradi, e il livello secondario, dal 1° al 5° grado, con un focus sulle scienze sociali e umane. La comunità religiosa, composta da tre suore, anima la vita della comunità educativa in mezzo a numerosi laici che condividono le responsabilità di gestione, pastorale, insegnamento e assistenza.
La vita e l’attività giovanile si moltiplicano nell’Oratorio e in vari gruppi apostolici: il Gruppo Mariano, che vuole rendere tangibile la presenza di Maria Ausiliatrice, il “Progetto Vita”, di carattere più vocazionale, e l’Infanzia e Adolescenza Missionaria, un gruppo con una lunga traiettoria ecclesiale.
Il Collegio, consapevole del suo valore storico, riconosciuto come Monumento Storico Nazionale dal 2008, è aperto alla società di Rio Gallego e a chi viene da altrove, interessato a conoscere le origini della casa, così strettamente intrecciate con quelle della città, e apre le sue porte ai visitatori accompagnati da una guida.
Certamente queste attività sono state colpite dalla pandemia, ma a poco a poco la vita sta tornando alla normalità.
Come all’inizio, Maria Ausiliatrice continua a camminare per la casa, vegliando sulle sue figlie e sui suoi figli che vivono nella terra dei sogni di don Bosco ed educando nuovi sognatori per il mondo.