BS Marzo
2023

FMA

EMILIA DI MASSIMO

Da 120 anni a questa parte

A Biancavilla, in provincia di Catania, la frase normale di ragazzi e giovani è “Andiamo dalle Sorelle. Con loro si sta bene!”.

Don Bosco in piazza

Giungono 120 anni fa e vengono accolte volentieri, diventano parte integrante del territorio confermando la lungimiranza sia del cardinale Giuseppe Francica Nava, il quale propose l’apertura della casa per le Figlie di Maria Ausiliatrice, sia dell’Ispettrice suor Maddalena Morano la quale si rese presente per aiutare a porre le basi della costruzione della casa, completata nel 1908 con la generosità della benefattrice Francesca Messina.

Siamo a Biancavilla, un comune in provincia di Catania dove le Figlie di Maria Ausiliatrice proseguono la missione educativa; mediante la loro presenza sono nati svariati gruppi diventanti in seguito attivamente appartenenti alla Famiglia salesiana. Abbiamo chiesto ad Antonio Zappalà, collaboratore Video Star, di indicarci alcuni gruppi: “è d’obbligo nominare le ex allieve le quali si sono impegnate a portare avanti molte attività e i valori sui quali si fonda l’opera. Negli anni ’70 è nato il gruppo dei Salesiani Cooperatori che, promuovendo i valori di don Bosco, si è impegnato a portare avanti le attività educative per i giovani, come ad esempio il grest durante il periodo estivo. Successivamente il gruppo ha proposto anche la realizzazione di una Piazza dedicata a don Bosco, giungendo a far costruire una statua che lo raffigura insieme a due ragazzi”.

Le attività tuttavia non si limitano al grest in quanto negli anni si sono moltiplicate: a partire da una semplice Casa per le orfane del paese sono arrivate ad avere la scuola sia per l’infanzia sia per la primaria; l’Istituto propone inoltre anche alcune attività che si svolgono durante l’oratorio pomeridiano per i giovani.

Il contagio della gioia

La storia della Casa è caratterizzata dall’impegno, dalla coerenza e soprattutto da una gioia contagiosa. Generazioni di giovani hanno messo a disposizione la loro presenza guardando a don Bosco, trasmettendo la sua importanza educativa ai loro figli che così hanno seguito le stesse orme collaborando con le suore, sempre pronte a sorridere, ad accogliere tutti e ad avere una parola giusta per ognuno, proprio come faceva don Bosco con i suoi ragazzi.

La Direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Biancavilla, suor Biagina Calanni Billa, ha rilasciato un’intervista rispondendo alle domande che seguono.

Dopo 120 anni di attività a Biancavilla, come vede la presenza salesiana?

“Biancavilla è sempre stata caratterizzata dalla presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Le suore sono state costantemente parte integrante non solo della società ma dei gruppi giovanili, facendosi accogliere con entusiasmo. Nonostante i tempi siano cambiati, la presenza salesiana rimane un punto di riferimento per i giovani che ancora oggi continuano a frequentare le nostre attività, soprattutto il Centro Aggregativo. Noi come Istituto non coinvolgiamo solo i giovani ma l’intera Comunità biancavillese, soprattutto nelle festività che appartengono alla Famiglia salesiana. È bello vedere come la comunità si senta ancora coinvolta nelle varie iniziative e come l’Istituto si riempia di una gioia che contagia, soprattutto in occasione di ricorrenze importanti, quali la festa don Bosco e di Maria Ausiliatrice, le quali favoriscono l’incontro con le varie realtà educative.”

Quale difficoltà vede per raggiungere i giovani del territorio, quali sono
i problemi?

“Tutt’ora ci sono ragazzi e giovani che, per svariati motivi, vivono situazioni di disagio familiare, sociale, culturale. Uno dei problemi principali è sicuramente quello dei giovani che restano ai margini della società e che quindi stentano ad essere coinvolti e a lasciarsi coinvolgere da altri giovani che vivono il senso di appartenenza a gruppi di impegno o esperienza simili. Il nostro compito come Figlie di Maria Ausiliatrice è quello di garantire il Sistema Preventivo, ovvero lo stile educativo vissuto sia da don Bosco sia da Maria Domenica Mazzarello. È urgente raggiungere i giovani lì dove sono, far capire loro che possono guardare al futuro mettendosi in gioco con coraggio, guidarli nella ricerca del senso della vita, aiutarli a scoprire e accettare il progetto di Dio, sostenerli nella ricerca dei loro punti di forza, parafrasando don Bosco che direbbe “il punto accessibile al bene”! Per noi Figlie di Maria Ausiliatrice, pertanto, è urgente entrare in dialogo con i giovani, ascoltarli, essere empatici nei loro confronti.”

Per il futuro quale impegno sinodale può realizzare la Famiglia Salesiana di Biancavilla, in particolare per incontrare i giovani?

“Un impegno sinodale che sicuramente potrà raggiungere i giovani di oggi, ma anche le generazioni future, è quello di lavorare in sinergia con le altre agenzie educative presenti nella realtà biancavillese; la collaborazione e la responsabilità condivisa con le altre Istituzioni ecclesiastiche del territorio, il dialogo con le famiglie, l’ascolto e il confronto con i giovani sono elementi necessari per rispondere insieme alle sfide educative e pastorali, nello stile salesiano che ancora oggi si traduce in vicinanza, familiarità e gioia”.

La famiglia salesiana a Biancavilla è viva e, nonostante le difficoltà, è proiettata verso il futuro con speranza. La Casa delle Salesiane continuerà ad essere sempre al servizio della gente, della comunità e ogni giovane biancavillese non potrà che dire, come da 120 anni a questa parte: “Andiamo dalle Sorelle. Con loro si sta bene!”.     

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